L’elettrofisiologia della visione rileva e studia i segnali elettrici ovvero i potenziali bioelettrici indotti dalla trasmissione di uno stimolo visivo che, a partire dalla retina, arriva all’encefalo attraverso il nervo ottico. La retina è costituita da cellule che trasformano lo stimolo luminoso in segnali bioelettrochimici, i quali assicurano la successiva trasmissione dell’informazione attraverso una rete di neuroni. Le modificazioni elettriche generate dai neuroni lungo la via visiva si propagano principalmente attraverso la superficie esterna dell’occhio, la teca cranica e il cuoio capelluto. Appositi elettrodi vengono posizionati nelle zone di massima emissione del segnale elettrico al fine di registrare, amplificare, digitalizzare e trasformare in tracciati le informazioni. Le patologie sistemiche (malattie che riguardano l’intero organismo) sono in grado di alterare il complesso equilibrio funzionale della retina e del nervo ottico. Infatti, la retina ha un assorbimento di ossigeno per grammo di tessuto che è 50 volte maggiore di quello di altri tessuti e, pertanto, risente di più di qualsiasi alterazione quantitativa e qualitativa del flusso ematico. Il complesso e sensibile sistema della funzione visiva può essere compromesso da molte malattie. Pertanto il Centro di Elettrofisiologia oculare collabora costantemente – sia a scopo assistenziale che di ricerca – con numerosi specialisti di varie branche della medicina (neurologi, immunologi, pediatri, endocrinologi, cardiologi, ecc.). Gli scopi fondamentali sono: profilassi, diagnosi, prognosi e follow-up dei pazienti in corso di studio anche durante l’atto chirurgico. Programmi apposti consentono di condurre approfonditi studi clinici in patologie come: le degenerazioni tappeto-retiniche, la retinoschisi giovanile, la malattia di Leber, la malattia di Best, la malattia di Stargardt, le malattie demielinizzanti, le neuriti ottiche, le retinopatie tossiche e dismetaboloche, la dioslessia e la disgrazia, l’albinismo, le neoplasie ed i traumi cerebrali, l’isterismo, le collagenopatie, le corioretiniti, il nistagmo, le ambliopie.

Elettrofisiologia pratica della visione / Nebbioso, Marcella. - STAMPA. - Unico(2009), pp. 1-54.

Elettrofisiologia pratica della visione.

NEBBIOSO, Marcella
2009

Abstract

L’elettrofisiologia della visione rileva e studia i segnali elettrici ovvero i potenziali bioelettrici indotti dalla trasmissione di uno stimolo visivo che, a partire dalla retina, arriva all’encefalo attraverso il nervo ottico. La retina è costituita da cellule che trasformano lo stimolo luminoso in segnali bioelettrochimici, i quali assicurano la successiva trasmissione dell’informazione attraverso una rete di neuroni. Le modificazioni elettriche generate dai neuroni lungo la via visiva si propagano principalmente attraverso la superficie esterna dell’occhio, la teca cranica e il cuoio capelluto. Appositi elettrodi vengono posizionati nelle zone di massima emissione del segnale elettrico al fine di registrare, amplificare, digitalizzare e trasformare in tracciati le informazioni. Le patologie sistemiche (malattie che riguardano l’intero organismo) sono in grado di alterare il complesso equilibrio funzionale della retina e del nervo ottico. Infatti, la retina ha un assorbimento di ossigeno per grammo di tessuto che è 50 volte maggiore di quello di altri tessuti e, pertanto, risente di più di qualsiasi alterazione quantitativa e qualitativa del flusso ematico. Il complesso e sensibile sistema della funzione visiva può essere compromesso da molte malattie. Pertanto il Centro di Elettrofisiologia oculare collabora costantemente – sia a scopo assistenziale che di ricerca – con numerosi specialisti di varie branche della medicina (neurologi, immunologi, pediatri, endocrinologi, cardiologi, ecc.). Gli scopi fondamentali sono: profilassi, diagnosi, prognosi e follow-up dei pazienti in corso di studio anche durante l’atto chirurgico. Programmi apposti consentono di condurre approfonditi studi clinici in patologie come: le degenerazioni tappeto-retiniche, la retinoschisi giovanile, la malattia di Leber, la malattia di Best, la malattia di Stargardt, le malattie demielinizzanti, le neuriti ottiche, le retinopatie tossiche e dismetaboloche, la dioslessia e la disgrazia, l’albinismo, le neoplasie ed i traumi cerebrali, l’isterismo, le collagenopatie, le corioretiniti, il nistagmo, le ambliopie.
2009
Elettrofisiologia pratica della visione.
9788889629512
Test elettrofisiologici; erg; PEV
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Elettrofisiologia pratica della visione / Nebbioso, Marcella. - STAMPA. - Unico(2009), pp. 1-54.
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