Partendo dalle argomentazioni di Simmel sull’avventura, il saggio propone una riflessione sulla propensione al rischio dei giovani. Questa tensione all’oltrepassamento che sembra caratterizzare il profilo dei giovani neo-avventurieri, gli “specialisti dell’estremo” che si abbandonano a ogni genere di prodezze, appartiene alle stesse radici della modernità, alla sensazione dello choc descritta da Benjamin e da Baudelaire, all’avventura come forma di vita nelle parole di Simmel, a quell’eccesso di esperienza così invocato da Nietzsche per non arrestarsi di fronte al cambiamento e alla caduta dei confini che aveva indicato, attraverso l’incitamento di Zarathustra, come il destino della metropoli. Un destino che pare ora estendersi ai territori rurali e post-metropolitani, sino a giungere agli spazi immateriali che caratterizzano le dinamiche della rete.
Giovani senza rete / Giordano, Valeria. - STAMPA. - (2012), pp. 49-58.
Giovani senza rete
GIORDANO, Valeria
2012
Abstract
Partendo dalle argomentazioni di Simmel sull’avventura, il saggio propone una riflessione sulla propensione al rischio dei giovani. Questa tensione all’oltrepassamento che sembra caratterizzare il profilo dei giovani neo-avventurieri, gli “specialisti dell’estremo” che si abbandonano a ogni genere di prodezze, appartiene alle stesse radici della modernità, alla sensazione dello choc descritta da Benjamin e da Baudelaire, all’avventura come forma di vita nelle parole di Simmel, a quell’eccesso di esperienza così invocato da Nietzsche per non arrestarsi di fronte al cambiamento e alla caduta dei confini che aveva indicato, attraverso l’incitamento di Zarathustra, come il destino della metropoli. Un destino che pare ora estendersi ai territori rurali e post-metropolitani, sino a giungere agli spazi immateriali che caratterizzano le dinamiche della rete.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.