Obiettivo del volume è analizzare le nuove possibilità progettuali/realizzative della grafica e comunicazione ambientale, valutando e sistematizzando l'attuale stato dell'arte, cercando di capire come discipline viste spesso tra loro come molto distanti, quali il graphic design, la progettazione architettonica, la geometria descrittiva, la comunicazione visiva ed extra-visiva, la scienza della comunicazione, l'informatica, condividano di fatto settori di ricerca ed ambiti applicativi comuni. Sono, infatti, sempre più diffuse le applicazioni/contaminazioni della grafica (nelle sue molteplici e svariate forme) nel campo dell'architettura, che, grazie all'uso degli strumenti elettronici per progettare ed alle nuove tecnologie e materiali costruttivi, trova nuovi settori d'interesse e sinergie sempre più strette con l'architettura stessa, che solo 30 anni fa non erano ipotizzabili. È la grafica dello spazio vissuto, con dimensioni di supergrafica e caratteristiche tridimensionali da una parte, dimensioni virtuali legate all'uso dei dispositivi smart, dall'altra. La classificazione proposta dei campi d'impiego in cui la grafica entra a stretto contatto con l'architettura, è la seguente: - architettura tipografica; - grafica ed anamorfismo; - grafica come rivestimento (texture); - grafica e facciate mediatiche; - grafica del temporaneo. A queste forme si integra il wayfinding, ovvero le indicazioni grafiche che consentono l'orientamento nello spazio, che in molte circostanze si sovrappongono ad alcune delle categorie indicate in precedenza ed in altri casi si collega a sistemi di comunicazione ambientale legati a dispositivi tecnologici come gli smartphone od i tablet, attraverso la realtà aumentata o sistemi virtuali similari.
Grafica e comunicazione ambientale. Nuovi ambiti rappresentativi nell'architettura contemporanea / Empler, Tommaso. - STAMPA. - (2012).
Grafica e comunicazione ambientale. Nuovi ambiti rappresentativi nell'architettura contemporanea
EMPLER, TOMMASO
2012
Abstract
Obiettivo del volume è analizzare le nuove possibilità progettuali/realizzative della grafica e comunicazione ambientale, valutando e sistematizzando l'attuale stato dell'arte, cercando di capire come discipline viste spesso tra loro come molto distanti, quali il graphic design, la progettazione architettonica, la geometria descrittiva, la comunicazione visiva ed extra-visiva, la scienza della comunicazione, l'informatica, condividano di fatto settori di ricerca ed ambiti applicativi comuni. Sono, infatti, sempre più diffuse le applicazioni/contaminazioni della grafica (nelle sue molteplici e svariate forme) nel campo dell'architettura, che, grazie all'uso degli strumenti elettronici per progettare ed alle nuove tecnologie e materiali costruttivi, trova nuovi settori d'interesse e sinergie sempre più strette con l'architettura stessa, che solo 30 anni fa non erano ipotizzabili. È la grafica dello spazio vissuto, con dimensioni di supergrafica e caratteristiche tridimensionali da una parte, dimensioni virtuali legate all'uso dei dispositivi smart, dall'altra. La classificazione proposta dei campi d'impiego in cui la grafica entra a stretto contatto con l'architettura, è la seguente: - architettura tipografica; - grafica ed anamorfismo; - grafica come rivestimento (texture); - grafica e facciate mediatiche; - grafica del temporaneo. A queste forme si integra il wayfinding, ovvero le indicazioni grafiche che consentono l'orientamento nello spazio, che in molte circostanze si sovrappongono ad alcune delle categorie indicate in precedenza ed in altri casi si collega a sistemi di comunicazione ambientale legati a dispositivi tecnologici come gli smartphone od i tablet, attraverso la realtà aumentata o sistemi virtuali similari.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.