Farmaci e gravidanza

I farmaci, nel loro corrente impiego, vanno usati per la prevenzione e per la cura delle malattie. E' indubbio che essi possono avere anche effetti secondari dannosi per l'organismo e, in gravidanza, anche per il prodotto del concepimento. Ponendosi la necessità del loro impiego anche nella particolare condizione fisiologica rappresentata dalla gravidanza, il razionale e responsabile ricorso ad essi costituisce il maggiore impegno del terapeuta soprattutto nella scelta del tipo di farmaci e della posologia adeguati alla situazione patologica in causa. "Primum non nocere", ma non al punto di sacrificare la vita stessa della gravida in ossequio al prudente atteggiamento di controindicare qualsiasi farmaco in gravidanza. La gravida, nel suo interesse e nell'interesse del prodotto del concepimento, deve essere seguita con il massimo impegno semeiologico, profilattico e, se necessario, anche terapeutico, supportata dai dati derivanti dalla letteratura internazionale riguardante l'uso dei farmaci in gravidanza.