The research confirms the findings of the surveys conducted over the past 30 years. The picture of immigration in the media seems to be frozen. It always appears in the same modalities, the same news, the same narrative style and, in some cases, the same tic and stereotypes. The news of crime news are still in the discussion of the newspapers reaching nearly the 60% in the editions of the news, an unprecedented level compared to the past. A "good news" is that crime news having foreign residents as protagonists are less dominant, compared with the number of immigrants who actually live in the country. More worrying is the analysis of the portrayal of people of foreign origin that emerges from the news media. For over three-quarters of the time (76.2%), foreign persons are present in television news as authors or victims of crime. They are over-represented in crime news concerning persons or particularly fierce episods (i.e. rape, attacks, kidnapping, theft).
La gigantografia è un processo fotografico, l’alterazione delle forme e delle dimensioni di una stessa rappresentazione per evidenziarla, per enfatizzarne un aspetto. È quanto avviene all’immagine dell’immigrazione: è un fenomeno in perenne movimento, eppure è per larga parte rappresentato da una fotografia, un fotogramma immobile ormai da trent’anni. I media sembrano accontentarsi di questa immagine statica scegliendo un aspetto da ingrandire ed esaltare. È l’aspetto nero, legato al linguaggio della cronaca e del delitto e una visione “naturalmente” problematica. Questa in estrema sintesi è una delle maggiori evidenze emerse dalla “Ricerca nazionale su immigrazione e asilo nei media italiani” qui pubblicata nella sua versione integrale. Questo volume raccoglie il rapporto delle ricerche sviluppate sulle tematiche del rapporto tra minoranze e sistema mediale dal Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza Università di Roma e che ruotano intorno alle iniziative per la “Carta di Roma”. I risultati si dipanano lungo tre temi, che cercano di rispondere alle tre domande che hanno ispirato l'indagine. Qual è l'immagine dell'immigrazione fornita dai mezzi di informazione? Quali interpretazioni, temi e argomenti concorrono alla rappresentazione del fenomeno migratorio e a definire contorni del dibattito pubblico sul tema? Qual è il linguaggio utilizzato per descrivere i protagonisti dei fatti di cronaca e, a questo riguardo, esistono situazioni di parziale osservanza delle indicazioni deontologiche da parte del giornalismo italiano? A questi tre quesiti cerca di rispondere il testo". Tre chiavi interpretative riassunte dal loro stesso titolo. LA “SIGNORA IN NERO”: NON C’È IMMIGRAZIONE SENZA CRONACA La ricerca conferma i risultati delle rilevazioni svolte negli ultimi 30 anni. L’immagine dell’immigrazione fornita dai mezzi d’informazione appare come congelata. Appare sempre ancorata alle stesse modalità, alle stesse notizie, agli stessi stili narrativi e, in qualche caso, agli stessi tic e stereotipi. Le notizie di cronaca nera o giudiziaria sono ancora maggioritarie nella trattazione dei quotidiani raggiungendo quasi il 60% nelle edizioni dei telegiornali, un livello mai rilevato in passato. Intanto una “buona notizia” è costituita dal numero di notizie che hanno come protagonisti persone straniere che appaiono meno dominanti di quello che ci si può aspettare costituendo, comunque, un dato molto ampio e superiore al numero di residenti stranieri sul suolo italiano. Tratti maggiormente preoccupanti vengono dall’analisi del ritratto delle persone di origine straniera che emerge dai news media. Per oltre i tre quarti delle volte (76,2%), persone straniere sono presenti nei telegiornali come autrici o vittime di reati. Emerge però una ricorrente diversità di trattamento sulla base della nazionalità dei protagonisti delle notizie.Ad esempio, le persone straniere compaiono nei news media, quando protagoniste di fatti criminali,più facilmente (di quelle italiane (59,7% contro il 46,3% nei tg, 42,9% vs. 35,7% nella stampa). Un’altra possibile fonte di distorsione è presente nella tipologia di crimini che vengono rappresentati dalla cronaca. Se, in generale, si assiste a una sovrarappresentazione di alcuni reati, come quelli contro la persona, nel periodo di rilevazione le persone straniere compaiono più frequentemente di quelle italiane quando sono responsabili o vittime di fatti particolarmente brutali, come: la violenza sessuale (più del triplo, 24,1% contro 7,2%), le lesioni personali (più del doppio 24,1% contro 10,9%), il sequestro (17,0% vs. 4,4%)o il furto (11,3% vs. 8,7%). Il ritratto della persona straniera immortalata dai media si può, quindi, così riassumere: è spesso un criminale, è maschio (quasi all’80%) e la sua personalità è schiacciata sul solo dettaglio della nazionalità o della provenienza “etnica” (presente spesso nel titolo delle notizie). Quest’ultima caratteristica costituisce anche il legame esplicitamente riferito dalla testata per spiegare gli avvenimenti e collegarli con altri: l’appartenenza a un gruppo etnico o la nazionalità dei protagonisti viene ricondotta al fatto narrato in quasi due casi su dieci (18,6%) e l’immigrazione in poco più di una notizia su dieci (11,5%).
La “signora in nero”: non c’è immigrazione senza cronaca / Binotto, Marco. - STAMPA. - (2012), pp. 15-30.
La “signora in nero”: non c’è immigrazione senza cronaca
BINOTTO, Marco
2012
Abstract
The research confirms the findings of the surveys conducted over the past 30 years. The picture of immigration in the media seems to be frozen. It always appears in the same modalities, the same news, the same narrative style and, in some cases, the same tic and stereotypes. The news of crime news are still in the discussion of the newspapers reaching nearly the 60% in the editions of the news, an unprecedented level compared to the past. A "good news" is that crime news having foreign residents as protagonists are less dominant, compared with the number of immigrants who actually live in the country. More worrying is the analysis of the portrayal of people of foreign origin that emerges from the news media. For over three-quarters of the time (76.2%), foreign persons are present in television news as authors or victims of crime. They are over-represented in crime news concerning persons or particularly fierce episods (i.e. rape, attacks, kidnapping, theft).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.