Central argument of this book is the "odd couple" emerging at the beginning of the new millennium: the brand, loved / hated icon of the market, and non-profit organizations. The first part addresses the issue from a theoretical point of view, starting from the centrality of identity and its communication to contemporary organizations, comparing the corporate communication to non-profit organizations' one, showing the originality and the need for the adoption of visual identity as a tool to increase a sense of belonging and building up social capital. The second part is a reflection on the relationship between identity and image in corporate communication and illustrates the Visual Identity Project, a communication model created specifically for the Third Sector. In the bubbling mediatic universe surrounding us, each communication subject needs to be recognizable, reducing the distance between identity and image (a renown concept within firms but not within non profit organizations).

Al centro della pubblicazione c’è la “strana coppia” che va formandosi in questo inizio millennio: il marchio, amata/odiata icona del mercato, e le organizzazioni non profit. La prima parte, a cura di M. Binotto (Sapienza Università di Roma), affronta la questione da un punto di vista teorico, partendo dalla centralità dell’identità e della sua comunicazione per le organizzazioni contemporanee, mettendo a confronto la comunicazione d’impresa e quella non profit e mostrando l’originalità e la necessità dell’adozione degli strumenti d’identità visiva come fondamento per l’appartenenza e come “edificatore di capitale sociale”. La seconda parte, curata da N. Santomartino (Studio Idea Comunicazione), costituisce una riflessione sul rapporto tra identità e immagine nella comunicazione d’impresa ed illustra il Progetto di Identità Visiva, un modello comunicativo creato appositamente per il variegato mondo del Terzo Settore. Nel ribollente universo mediatico che ci circonda, ogni soggetto di comunicazione che non voglia finire nel “rumore di fondo” ha la necessità, in primo luogo, di farsi riconoscere, dunque di minimizzare la distanza tra come è (l’identità) e come appare (l’immagine). Questo concetto ormai è acquisito per molte aziende ma non per le organizzazioni non profit che, sia per cultura che per necessità economiche, tendono a non dotarsi (tranne quelle più grandi ed affermate) di un “arsenale” comunicativo adeguato ai tempi. Una soluzione sostenibile a questo problema è il Progetto di Identità Visiva: snello compendio degli elementi di base della comunicazione visiva, rappresenta il pilastro intorno al quale ogni organizzazione, grande o piccola, può costruirsi gradualmente un’immagine coerente con la propria identità e compiere così un progresso decisivo, anche a fini promozionali e di raccolta fondi. Questo manuale è la prima guida ad un nuovo modello progettuale, utile per i professionisti della comunicazione e per gli operatori del settore non profit, interessante per chiunque voglia percorrere le nuove strade del villaggio globale.

Manuale dell’identità visiva per le organizzazioni non profit / A., Santomartino; Binotto, Marco. - STAMPA. - (2012).

Manuale dell’identità visiva per le organizzazioni non profit

BINOTTO, Marco
2012

Abstract

Central argument of this book is the "odd couple" emerging at the beginning of the new millennium: the brand, loved / hated icon of the market, and non-profit organizations. The first part addresses the issue from a theoretical point of view, starting from the centrality of identity and its communication to contemporary organizations, comparing the corporate communication to non-profit organizations' one, showing the originality and the need for the adoption of visual identity as a tool to increase a sense of belonging and building up social capital. The second part is a reflection on the relationship between identity and image in corporate communication and illustrates the Visual Identity Project, a communication model created specifically for the Third Sector. In the bubbling mediatic universe surrounding us, each communication subject needs to be recognizable, reducing the distance between identity and image (a renown concept within firms but not within non profit organizations).
2012
9788895962573
Al centro della pubblicazione c’è la “strana coppia” che va formandosi in questo inizio millennio: il marchio, amata/odiata icona del mercato, e le organizzazioni non profit. La prima parte, a cura di M. Binotto (Sapienza Università di Roma), affronta la questione da un punto di vista teorico, partendo dalla centralità dell’identità e della sua comunicazione per le organizzazioni contemporanee, mettendo a confronto la comunicazione d’impresa e quella non profit e mostrando l’originalità e la necessità dell’adozione degli strumenti d’identità visiva come fondamento per l’appartenenza e come “edificatore di capitale sociale”. La seconda parte, curata da N. Santomartino (Studio Idea Comunicazione), costituisce una riflessione sul rapporto tra identità e immagine nella comunicazione d’impresa ed illustra il Progetto di Identità Visiva, un modello comunicativo creato appositamente per il variegato mondo del Terzo Settore. Nel ribollente universo mediatico che ci circonda, ogni soggetto di comunicazione che non voglia finire nel “rumore di fondo” ha la necessità, in primo luogo, di farsi riconoscere, dunque di minimizzare la distanza tra come è (l’identità) e come appare (l’immagine). Questo concetto ormai è acquisito per molte aziende ma non per le organizzazioni non profit che, sia per cultura che per necessità economiche, tendono a non dotarsi (tranne quelle più grandi ed affermate) di un “arsenale” comunicativo adeguato ai tempi. Una soluzione sostenibile a questo problema è il Progetto di Identità Visiva: snello compendio degli elementi di base della comunicazione visiva, rappresenta il pilastro intorno al quale ogni organizzazione, grande o piccola, può costruirsi gradualmente un’immagine coerente con la propria identità e compiere così un progresso decisivo, anche a fini promozionali e di raccolta fondi. Questo manuale è la prima guida ad un nuovo modello progettuale, utile per i professionisti della comunicazione e per gli operatori del settore non profit, interessante per chiunque voglia percorrere le nuove strade del villaggio globale.
non profit; comunicazione; organizzazione; marchio; Terzo settore; identità
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Manuale dell’identità visiva per le organizzazioni non profit / A., Santomartino; Binotto, Marco. - STAMPA. - (2012).
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