Il capitolo, si incentra sul processo di misurazione del concetto di esclusione sociale e ripercorre le proposte teoriche ed operative adottate nell’ ambito delle politiche sociali dell’Unione Europea. A partire dalla definizione del concetto, desunta dal primo rapporto della Commissione di Indagine sull'Esclusione Sociale (CIES) istituita in Italia nel 2000, si passa alla formulazione di un modello interpretativo particolarmente complesso in cui si addensano dimensioni e sottodimensioni economiche e socio-culturali, diverse e interrelate. Il difficile passaggio da tali dimensioni a indicatori empiricamente rilevabili finalizzati al monitoraggio del fenomeno, fa riferimento all’iniziativa europea ed in particolare agli ‘indicatori di Laeken” stabiliti dal Consiglio Europeo nel 2001. Il senso di tali indicatori viene ricostruito a monte rispetto alle dimensioni semantiche del concetto originario e a valle mediante un’analisi empirica di ciascuno di essi nel contesto italiano. Emergono così alcuni nodi problematici riconducibili fondamentalmente alla sovra-rappresentazione della dimensione economica, declinata essenzialmente come deprivazione monetaria e alla inadeguata copertura di altre dimensioni del concetto originario, come quella riguardante la deprivazione materiale e la dimensione socio-culturale. Preso atto di questa parziale copertura semantica, che comporta un’ulteriore ridefinizione del concetto, nell’ultima parte del capitolo, mediante tecniche di analisi multidimensionale, vengono individuate le diverse dimensioni empiriche di esclusione sociale, sintetizzando le informazioni contenute negli indicatori elementari in un numero ridotto di indici sintetici allo scopo di qualificare e quantificare i diversi livelli di esclusione sociale nei 27 paesi europei. I risultati di queste analisi, in cui si adottano strategie alternative, evidenziano tre dimensioni empiriche fondamentali - disparità distributiva, carenze formative e vulnerabilità occupazionale - rispetto ai quali i paesi europei si caratterizzano e si diversificano, dando luogo a quattro tipi di esclusione sociale
L'esclusione sociale in Europa: definizioni empiriche e risultati di misurazione / Mingo, Isabella. - STAMPA. - 1(2009), pp. 69-114.
L'esclusione sociale in Europa: definizioni empiriche e risultati di misurazione
MINGO, Isabella
2009
Abstract
Il capitolo, si incentra sul processo di misurazione del concetto di esclusione sociale e ripercorre le proposte teoriche ed operative adottate nell’ ambito delle politiche sociali dell’Unione Europea. A partire dalla definizione del concetto, desunta dal primo rapporto della Commissione di Indagine sull'Esclusione Sociale (CIES) istituita in Italia nel 2000, si passa alla formulazione di un modello interpretativo particolarmente complesso in cui si addensano dimensioni e sottodimensioni economiche e socio-culturali, diverse e interrelate. Il difficile passaggio da tali dimensioni a indicatori empiricamente rilevabili finalizzati al monitoraggio del fenomeno, fa riferimento all’iniziativa europea ed in particolare agli ‘indicatori di Laeken” stabiliti dal Consiglio Europeo nel 2001. Il senso di tali indicatori viene ricostruito a monte rispetto alle dimensioni semantiche del concetto originario e a valle mediante un’analisi empirica di ciascuno di essi nel contesto italiano. Emergono così alcuni nodi problematici riconducibili fondamentalmente alla sovra-rappresentazione della dimensione economica, declinata essenzialmente come deprivazione monetaria e alla inadeguata copertura di altre dimensioni del concetto originario, come quella riguardante la deprivazione materiale e la dimensione socio-culturale. Preso atto di questa parziale copertura semantica, che comporta un’ulteriore ridefinizione del concetto, nell’ultima parte del capitolo, mediante tecniche di analisi multidimensionale, vengono individuate le diverse dimensioni empiriche di esclusione sociale, sintetizzando le informazioni contenute negli indicatori elementari in un numero ridotto di indici sintetici allo scopo di qualificare e quantificare i diversi livelli di esclusione sociale nei 27 paesi europei. I risultati di queste analisi, in cui si adottano strategie alternative, evidenziano tre dimensioni empiriche fondamentali - disparità distributiva, carenze formative e vulnerabilità occupazionale - rispetto ai quali i paesi europei si caratterizzano e si diversificano, dando luogo a quattro tipi di esclusione socialeI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.