Maps are expressions of power on territory but are also tools of that same power. They represent it and at the same time exalt him, consciously or not. With accessible language and the help of many color images, this book aims to introduce a theme which is still too little analyzed, whilst being central to the study of the symbolic dimension of power: the spatiality of power and its cartographic expressions. It does it by telling stories and sketching characters, but aims to be much more than a simple anecdotal collection: it aims at reconstructing the historical evolution of this field of study, from the Renaissance tradition to today geopolitical infograhics. The main characters of the book are therefore many: the maps as objects in themselves, their authors, their audience, the power commissioning them. But at the end the main protagonist is a different one: the communicative act established between the paper and the observer, expressing all the richness and charm of the cartographic language.

Le carte geografiche mostrano le forme del potere sul territorio ma sono anche strumenti di quello stesso potere. Lo rappresentano e allo stesso tempo lo esaltano, consapevolmente o meno. Con linguaggio accessibile e l’ausilio di molte immagini a colori, questo libro vuole introdurre a un tema che, pur collocandosi in un campo di studi oggi centrale nelle scienze sociali quale quello della dimensione simbolica del potere, risulta ancora troppo poco analizzato: la spazialità del potere e le sue espressioni cartografiche. Lo fa raccontando storie e tratteggiando personaggi, ma ambisce ad essere molto più di una semplice raccolta aneddotica: vuole infatti ricostruirne l’evoluzione storica, a partire da quei prodotti cartografici a cavallo tra scienza e arte eredi della tradizione rinascimentale fino alle sperimentazioni grafiche delle carte geopolitiche di oggi. I protagonisti del libro sono dunque molti: le carte come oggetti in sé, i loro autori, il pubblico che le sfoglia, il potere che le commissiona e vi viene ritratto anche quando non compare direttamente. Ma in realtà il protagonista principale è un altro ancora: l’atto comunicativo che si instaura tra la carta e l’osservatore, momento in cui si esprime tutta la ricchezza e il fascino del linguaggio cartografico.

Carte come armi. Geopolitica, cartografia, comunicazione / Boria, Edoardo. - STAMPA. - (2012), pp. 1-174. [10.4458/9131]

Carte come armi. Geopolitica, cartografia, comunicazione

BORIA, Edoardo
2012

Abstract

Maps are expressions of power on territory but are also tools of that same power. They represent it and at the same time exalt him, consciously or not. With accessible language and the help of many color images, this book aims to introduce a theme which is still too little analyzed, whilst being central to the study of the symbolic dimension of power: the spatiality of power and its cartographic expressions. It does it by telling stories and sketching characters, but aims to be much more than a simple anecdotal collection: it aims at reconstructing the historical evolution of this field of study, from the Renaissance tradition to today geopolitical infograhics. The main characters of the book are therefore many: the maps as objects in themselves, their authors, their audience, the power commissioning them. But at the end the main protagonist is a different one: the communicative act established between the paper and the observer, expressing all the richness and charm of the cartographic language.
2012
9788861349131
Le carte geografiche mostrano le forme del potere sul territorio ma sono anche strumenti di quello stesso potere. Lo rappresentano e allo stesso tempo lo esaltano, consapevolmente o meno. Con linguaggio accessibile e l’ausilio di molte immagini a colori, questo libro vuole introdurre a un tema che, pur collocandosi in un campo di studi oggi centrale nelle scienze sociali quale quello della dimensione simbolica del potere, risulta ancora troppo poco analizzato: la spazialità del potere e le sue espressioni cartografiche. Lo fa raccontando storie e tratteggiando personaggi, ma ambisce ad essere molto più di una semplice raccolta aneddotica: vuole infatti ricostruirne l’evoluzione storica, a partire da quei prodotti cartografici a cavallo tra scienza e arte eredi della tradizione rinascimentale fino alle sperimentazioni grafiche delle carte geopolitiche di oggi. I protagonisti del libro sono dunque molti: le carte come oggetti in sé, i loro autori, il pubblico che le sfoglia, il potere che le commissiona e vi viene ritratto anche quando non compare direttamente. Ma in realtà il protagonista principale è un altro ancora: l’atto comunicativo che si instaura tra la carta e l’osservatore, momento in cui si esprime tutta la ricchezza e il fascino del linguaggio cartografico.
cartografia; geopolitica; comunicazione; geografia; potere
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Carte come armi. Geopolitica, cartografia, comunicazione / Boria, Edoardo. - STAMPA. - (2012), pp. 1-174. [10.4458/9131]
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