Le teorie più recenti, a fondamento sistemico – interazionista, tendono ad enfatizzare i concetti di “percorso verso il rischio” e “percorso verso stili di vita protettivi”, evidenziando la multifattorialità sottesa ai comportamenti e la complessa interazione tra fattori individuali ed ambientali nella spiegazione della presenza e persistenza delle condotte rischiose. I comportamenti a rischio più studiati tra i giovani riguardano l'uso e l’abuso di alcol, tabacco e droghe; l'esperienza sessuale precoce e non protetta, l'abbandono scolastico, la delinquenza, la guida pericolosa e l'alimentazione non salutare. Le ricerche focalizzano l'attenzione sui fattori che elicitano il rischio, ma anche sui fattori protettivi che possono aiutare a promuovere lo sviluppo positivo e creare alternative per altri comportamenti che possano assolvere gli stessi scopi di quelli a rischio. Tra gli innumerevoli studi volti ad individuare gli indicatori di rischio e i fattori di protezione, la Prospettiva Temporale è stata indagata da molti autori come un fattore importante nella messa in atto di azioni e comportamenti, positivi o negativi, per la propria salute. Nella analisi dei comportamenti a rischio alcune ricerche hanno evidenziato una relazione tra determinati orientamenti temporali e specifici comportamenti o azioni pericolose per il sé. Lo scopo della presente ricerca è di indagare eventuali differenze nell’orientamento temporale nei soggetti che attuano, o non attuano, comportamenti a rischio, valutando anche eventuali differenze di genere sia nell’attuazione di comportamenti a rischio sia negli orientamenti della Prospettiva Temporale. Verranno inoltre indagati: •correlazioni significative tra determinati orientamenti temporali e specifici comportamenti, in modo da valutare la Prospettiva Temporale come un eventuale predittore di rischio (Zimbardo et al., 1997). •Eventuali fattori protettivi per la salute, quali il bilanciamento degli orientamenti temporali (Boniwell & Zimbardo, 2003) o un adeguato supporto genitoriale e relazionale (insegnanti e pari) (Dorsey and Forehand, 2003; Vieno et al., 2005).
Il tempo del rischio nello sviluppo: la Prospettiva Temporale come fattore di rischio e di protezione negli stili di vita e nei comportamenti a rischio dei preadolescenti / Guarino, Angela; Serantoni, Grazia; A., Vitiello; E., Lopez. - STAMPA. - (2006), pp. 151-170.
Il tempo del rischio nello sviluppo: la Prospettiva Temporale come fattore di rischio e di protezione negli stili di vita e nei comportamenti a rischio dei preadolescenti.
GUARINO, Angela;SERANTONI, GRAZIA;
2006
Abstract
Le teorie più recenti, a fondamento sistemico – interazionista, tendono ad enfatizzare i concetti di “percorso verso il rischio” e “percorso verso stili di vita protettivi”, evidenziando la multifattorialità sottesa ai comportamenti e la complessa interazione tra fattori individuali ed ambientali nella spiegazione della presenza e persistenza delle condotte rischiose. I comportamenti a rischio più studiati tra i giovani riguardano l'uso e l’abuso di alcol, tabacco e droghe; l'esperienza sessuale precoce e non protetta, l'abbandono scolastico, la delinquenza, la guida pericolosa e l'alimentazione non salutare. Le ricerche focalizzano l'attenzione sui fattori che elicitano il rischio, ma anche sui fattori protettivi che possono aiutare a promuovere lo sviluppo positivo e creare alternative per altri comportamenti che possano assolvere gli stessi scopi di quelli a rischio. Tra gli innumerevoli studi volti ad individuare gli indicatori di rischio e i fattori di protezione, la Prospettiva Temporale è stata indagata da molti autori come un fattore importante nella messa in atto di azioni e comportamenti, positivi o negativi, per la propria salute. Nella analisi dei comportamenti a rischio alcune ricerche hanno evidenziato una relazione tra determinati orientamenti temporali e specifici comportamenti o azioni pericolose per il sé. Lo scopo della presente ricerca è di indagare eventuali differenze nell’orientamento temporale nei soggetti che attuano, o non attuano, comportamenti a rischio, valutando anche eventuali differenze di genere sia nell’attuazione di comportamenti a rischio sia negli orientamenti della Prospettiva Temporale. Verranno inoltre indagati: •correlazioni significative tra determinati orientamenti temporali e specifici comportamenti, in modo da valutare la Prospettiva Temporale come un eventuale predittore di rischio (Zimbardo et al., 1997). •Eventuali fattori protettivi per la salute, quali il bilanciamento degli orientamenti temporali (Boniwell & Zimbardo, 2003) o un adeguato supporto genitoriale e relazionale (insegnanti e pari) (Dorsey and Forehand, 2003; Vieno et al., 2005).I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.