E-Society, Strumenti e percorsi di analisi della società in rete

Questo volume nasce da una esperienza di ricerca degli autori, finanziata della Commissione Europea nell’ambito del V programma quadro. Lo scopo principale del progetto, denominato BISER (Benchmarking the Information Society e-Europe Indicators for European regions), che raccoglieva, oltre agli scriventi, un team di eccellenza composto di ricercatori economici e sociali provenienti da università e centri di ricerca europei, non era solo di fotografare “una tantum” il grado di sviluppo della Società dell’Informazione delle Regioni europee. L’idea forza del progetto era quella di fornire, assieme ai dati, una metodologia scientifica e strumenti analitici che permettessero ai ricercatori, agli Enti statistici e alle autorità di governo nazionali e regionali di replicare lo studio, di costruire apposite rilevazioni periodiche per osservare, utilizzando un numero minimo di variabili chiave, il progresso ma anche le criticità della e-Society. Questa idea, ripresa ed ampliata, costituisce il filo conduttore di questo lavoro che si propone nella prima parte, dedicata agli strumenti, di fornire i concetti chiave più rilevanti della Società dell’Informazione in modo da individuarne significati condivisi ed utilizzabili nell’ambito della ricerca empirica, passando dalle definizioni teoriche a quelle operative. A tal fine il primo capitolo, introduce una riflessione sull’avvento della società post industriale e sull’emergere, da questa, del concetto di informazione che è alla base delle molteplici definizioni di Information Society (IS). Nel secondo capitolo viene presentata una mappa delle fonti statistiche, considerando sia quelle ufficiali sia quelle parallele, che producono con regolarità temporale dati sulla e-Society, a cui si può far ricorso nell’ambito di analisi secondarie. Il legame tra concetti teorici e prodotti statistici non è univocamente definito, ma è il risultato di precise scelte metodologiche che soggiacciono alla trasformazione dei concetti in indicatori prima e in indici sintetici poi. Lo studio empirico della e-Society richiede dunque non soltanto l’individuazione degli aspetti ritenuti maggiormente caratterizzanti ma anche la loro operativizzazione in indicatori, variabili e indici sintetici. Per questo nel terzo capitolo vengono ripercorse le procedure impiegate nell’ambito del progetto BISER, partendo dal modello teorico delle 5E fino alla individuazione degli indicatori proposti per lo studio della IS nei contesti regionali (i cosiddetti e-indicators). La seconda parte del volume si focalizza su alcuni percorsi di indagine che si diversificano per contenuti (e-work, e-commerce, digital divide), unità di analisi (cittadini e imprese), livelli di aggregazione dei dati (micro e macro), contesti (regionali, nazionale ed europeo) e per tecniche di analisi utilizzate (monovariate, bivariate e multivariate). In particolare, il quarto capitolo è dedicato ad una panoramica sullo stato di sviluppo della Knowledge Economy nelle 28 regioni europee che fanno parte del campione BISER, tenendo conto di una selezione di indicatori riguardanti sia i cittadini che le imprese. I risultati presentati mostrano differenze nello sviluppo delle Regioni europee considerate, anche nell’ambito di una stessa nazione, per quanto riguarda, ad esempio, l’uso di Internet, del telelavoro, dell’e-Commerce, della formazione in rete. Seguono poi due capitoli tematici, dedicati ad altrettanti aspetti particolarmente significativi della Società dell’Informazione: l’e-Work (capitolo cinque), e l’e-Commerce (capitolo sesto). Il tema del divario digitale, che emerge e ricorre nelle analisi dei capitoli precedenti, viene affrontato in modo specifico negli ultimi due capitoli del volume, focalizzati sul contesto italiano e sui principali stakeholders della e-society: i cittadini (capitolo settimo) e le imprese (capitolo ottavo).