Il liquido cerebrospinale o “ liquor” permea tutto lo spazio subaracnoideo, colmando il vuoto esistente tra il nevrasse e le meningi. La funzione principale del liquor è quella di dissipare energia e fornire protezione alle strutture intracraniche in occasione di brusche accelerazioni, come ad esempio nei traumi cranici. Oltre a funzioni meccaniche, il liquor svolge funzioni trofiche e immunologiche (vedi anche capitolo sulla Diagnostica liquorale). Il liquor è prodotto incessantemente (tra 400 e 500 ml ogni 24 ore) dai plessi corioidei contenuti all’interno dei ventricoli. Considerando che il contenuto totale di liquor è, tra spazio intracranico e spazio spinale, di circa 140 ml, appare evidente che questo volume può essere mantenuto solo grazie a un processo di continuo riassorbimento liquorale. Quest’ultimo si realizza a livello della convessità cranica, in corrispondenza di alcune strutture specializzate incluse nello spessore della dura madre e note come granulazioni o villi aracnoidali. Attraverso un processo di filtrazione complesso e non ancora del tutto chiaro, i villi aracnoidali convogliano il liquor assorbito nelle vene proprie della dura madre e, in ultima analisi, nel seno longitudinale superiore. Esiste, pertanto, una correlazione tra pressione venosa centrale, volume liquorale e pressione intracranica. Il “circolo liquorale” è il percorso che il liquor compie dalla sede di produzione a quella di riassorbimento. Schematizzando, il liquor prodotto a livello di un ventricolo laterale raggiunge il 3° ventricolo attraversando il rispettivo forame di Monro, quindi il 4° ventricolo attraverso l’acquedotto di Silvio, gli spazi subaracnoidei basali attraversando i forami di Luschka e Magendie; percorre diffusamente gli spazi subaracnoidei della convessità e raggiunge le granulazioni aracnoidali. Parte del liquor è dislocato nel canale spinale a livello perimidollare; il travaso di liquor dal compartimento intracranico a quello spinale è uno dei primi e più efficaci sistemi messi in atto dall’organismo per contenere aumenti della pressione intracranica.

Disturbi del circolo liquorale / Paolini, Sergio; Missori, Paolo. - STAMPA. - (2012), pp. 505-514.

Disturbi del circolo liquorale

PAOLINI, SERGIO
Writing – Original Draft Preparation
;
MISSORI, Paolo
Writing – Original Draft Preparation
2012

Abstract

Il liquido cerebrospinale o “ liquor” permea tutto lo spazio subaracnoideo, colmando il vuoto esistente tra il nevrasse e le meningi. La funzione principale del liquor è quella di dissipare energia e fornire protezione alle strutture intracraniche in occasione di brusche accelerazioni, come ad esempio nei traumi cranici. Oltre a funzioni meccaniche, il liquor svolge funzioni trofiche e immunologiche (vedi anche capitolo sulla Diagnostica liquorale). Il liquor è prodotto incessantemente (tra 400 e 500 ml ogni 24 ore) dai plessi corioidei contenuti all’interno dei ventricoli. Considerando che il contenuto totale di liquor è, tra spazio intracranico e spazio spinale, di circa 140 ml, appare evidente che questo volume può essere mantenuto solo grazie a un processo di continuo riassorbimento liquorale. Quest’ultimo si realizza a livello della convessità cranica, in corrispondenza di alcune strutture specializzate incluse nello spessore della dura madre e note come granulazioni o villi aracnoidali. Attraverso un processo di filtrazione complesso e non ancora del tutto chiaro, i villi aracnoidali convogliano il liquor assorbito nelle vene proprie della dura madre e, in ultima analisi, nel seno longitudinale superiore. Esiste, pertanto, una correlazione tra pressione venosa centrale, volume liquorale e pressione intracranica. Il “circolo liquorale” è il percorso che il liquor compie dalla sede di produzione a quella di riassorbimento. Schematizzando, il liquor prodotto a livello di un ventricolo laterale raggiunge il 3° ventricolo attraversando il rispettivo forame di Monro, quindi il 4° ventricolo attraverso l’acquedotto di Silvio, gli spazi subaracnoidei basali attraversando i forami di Luschka e Magendie; percorre diffusamente gli spazi subaracnoidei della convessità e raggiunge le granulazioni aracnoidali. Parte del liquor è dislocato nel canale spinale a livello perimidollare; il travaso di liquor dal compartimento intracranico a quello spinale è uno dei primi e più efficaci sistemi messi in atto dall’organismo per contenere aumenti della pressione intracranica.
2012
La neurologia della Sapienza
9788874885312
idrocefalo; ipertensione endocranica; liquor
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Disturbi del circolo liquorale / Paolini, Sergio; Missori, Paolo. - STAMPA. - (2012), pp. 505-514.
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