Responsa poetae. Corrispondenze poetiche esemplari dal Vannozzo a Della Casa

The great ductility of the poetic genre between the correspondence verses, which appeared between the 14th and 16th centuries, is the focus of this volume, conceived as a collection of exemplary surveys. The monographic excavation always aims to illustrate, between philology and intertextuality, the specificities of very different uses, both in the vernacular (Francesco di Vannozzo) and in Latin (Ludovico Sardi and Guarino Veronese). In many cases emerges the functionality of the poetic genre to aesthetic debates: from the search for a guide among the protagonists of the avant-garde of the early 15th century, up to the lively contrast between Pannonio and Strozzi about the questionable intellectual dignity of the poetry of love. The same attention also leads to the recognition, in the Liber Isottaeus of Basinio da Parma, of the masterpiece to which neo-Latin experimentalism arrived: with the conception of a work in which four characters exchange thirty elegiac epistles, to constitute, in fact, the first European epistolary novel. Finally, the parallel analysis of the double Latin / vulgar register could hardly find the best object of the bilingual correspondences in verses elaborated by a classicist of the XVI century as Giovanni Della Casa.

La grande duttilità del genere poetico costituito dai versi di corrispondenza, quale si manifestò tra XIV e XVI secolo, è il centro d’interesse di questo volume, concepito come raccolta di sondaggi esemplari. Lo scavo monografico mira sempre a illustrare, tra filologia e intertestualità, le specificità di fruizioni assai differenti, in lingua sia volgare (Francesco di Vannozzo) che latina (Ludovico Sardi e Guarino Veronese). In vari casi emerge la funzionalità del genere ai dibattiti estetici: dalla posata ricerca di una guida tra i protagonisti dell’avanguardia petrarchista del primo ’400, al vivace contrasto tra il Pannonio e lo Strozzi circa la discutibile dignità intellettuale della poesia d’amore. La stessa attenzione conduce peraltro al riconoscimento, nel Liber Isottaeus di Basinio da Parma, del capolavoro cui lo sperimentalismo neolatino approdò in questo campo: con l’ideazione di un’opera in cui quattro personaggi si scambiano trenta epistole elegiache, a costituire, di fatto, il primo romanzo epistolare europeo. Infine, l’analisi parallela del doppio registro latino / volgare difficilmente poteva trovare oggetto migliore delle bilingui corrispondenze in versi elaborate da un classicista del secolo XVI come Giovanni Della Casa.