L’obiettivo del presente lavoro è stato quello di approfondire un precedente studio effettuato dagli autori relativamente alla fattibilità di un trattamento di ossidazione chimica con persolfato di sodio applicato ad acque di falda contaminate da ferro, manganese, 1,2-dicloropropano, 1,4- diclorobenzene e benzene. A seguito di prove di laboratorio in reattori batch realizzate precedentemente dagli autori su campioni di acqua demineralizzata contaminati artificialmente è emerso che il dosaggio ottimale teorico di persolfato di sodio risulta 100 mg/l, in quanto consente una buona degradazione dei contaminanti organici presenti; pertanto sono state realizzate prove in batch su campioni reali, dalle quali è emerso che nei campioni caratterizzati da valori di COD elevati e nei campioni con scarso contenuto di ferro disciolto si assiste ad una diminuzione dei rendimenti, dovuta rispettivamente alla competizione per l’agente ossidante della sostanza organica presente nelle acque di falda ed alla mancanza del principale catalizzatore nella reazione di formazione dei radicali. È stata inoltre studiata l’influenza della concentrazione di ferro in qualità di catalizzatore sul processo di ossidazione. È stata realizzata una prova su campo ed infine sono stati condotti test di eco-tossicità mediante test con Vibrio fischeri su campioni di acqua prelevati in campo, dai quali è emerso che l’aggiunta di persolfato e l’eventuale formazione di sottoprodotti della reazione non provocano incrementi di tossicità.
Prove di ossidazione chimica con persolfato per la rimozione di contaminanti organici da acque di falda contaminate / Boni, Maria Rosaria; Mele, Fabiana; Sbaffoni, Silvia. - STAMPA. - (2011), pp. 243-259.
Prove di ossidazione chimica con persolfato per la rimozione di contaminanti organici da acque di falda contaminate
BONI, Maria Rosaria;MELE, FABIANA;SBAFFONI, Silvia
2011
Abstract
L’obiettivo del presente lavoro è stato quello di approfondire un precedente studio effettuato dagli autori relativamente alla fattibilità di un trattamento di ossidazione chimica con persolfato di sodio applicato ad acque di falda contaminate da ferro, manganese, 1,2-dicloropropano, 1,4- diclorobenzene e benzene. A seguito di prove di laboratorio in reattori batch realizzate precedentemente dagli autori su campioni di acqua demineralizzata contaminati artificialmente è emerso che il dosaggio ottimale teorico di persolfato di sodio risulta 100 mg/l, in quanto consente una buona degradazione dei contaminanti organici presenti; pertanto sono state realizzate prove in batch su campioni reali, dalle quali è emerso che nei campioni caratterizzati da valori di COD elevati e nei campioni con scarso contenuto di ferro disciolto si assiste ad una diminuzione dei rendimenti, dovuta rispettivamente alla competizione per l’agente ossidante della sostanza organica presente nelle acque di falda ed alla mancanza del principale catalizzatore nella reazione di formazione dei radicali. È stata inoltre studiata l’influenza della concentrazione di ferro in qualità di catalizzatore sul processo di ossidazione. È stata realizzata una prova su campo ed infine sono stati condotti test di eco-tossicità mediante test con Vibrio fischeri su campioni di acqua prelevati in campo, dai quali è emerso che l’aggiunta di persolfato e l’eventuale formazione di sottoprodotti della reazione non provocano incrementi di tossicità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.