Il presente contributo consiste nel disegno in prospettiva di un progetto di una parte periferica della città di Roma. Esso fa parte di una mostra tenutasi nella sala mostre e convegni della Gangemi Editore in via Giulia a Roma nel mese di settembre 2012, alla quale alcuni achitetti romani sono stati invitati da Franco Purini a partecipare. «Ciò che emerge dalle opere presenti nell'accogliente sala mostre e convegni è una compresenza nello stesso tempo conflittuale e solidale di orientamenti diversi, una compresenza che smentisce la convinzione diffusa che esista una sorta di scuola romana sovrastorica e permanente. A questa ipotesi unitaria del disegno romano va sostituito un concetto più articolato, materializzato in un'immagine ad arcipelago nella quale le differenze competono alla pari con le analogie, definendo un panorama quanto mai complesso e contraddittorio. La compresenza nella mostra di più generazioni è in questo senso un segno augurale che rivela la ricchezza tematica di un percorso culturale sospeso tra la dimensione individuale e quella collettiva, un percorso pervaso da una coinvolgente continuità discontinua o, se si vuole, di una continua discontinuità. (...)» [Franco Purini]
Disegni romani / Lenci, Ruggero. - STAMPA. - 1(2012), pp. 39-39.
Disegni romani
LENCI, Ruggero
2012
Abstract
Il presente contributo consiste nel disegno in prospettiva di un progetto di una parte periferica della città di Roma. Esso fa parte di una mostra tenutasi nella sala mostre e convegni della Gangemi Editore in via Giulia a Roma nel mese di settembre 2012, alla quale alcuni achitetti romani sono stati invitati da Franco Purini a partecipare. «Ciò che emerge dalle opere presenti nell'accogliente sala mostre e convegni è una compresenza nello stesso tempo conflittuale e solidale di orientamenti diversi, una compresenza che smentisce la convinzione diffusa che esista una sorta di scuola romana sovrastorica e permanente. A questa ipotesi unitaria del disegno romano va sostituito un concetto più articolato, materializzato in un'immagine ad arcipelago nella quale le differenze competono alla pari con le analogie, definendo un panorama quanto mai complesso e contraddittorio. La compresenza nella mostra di più generazioni è in questo senso un segno augurale che rivela la ricchezza tematica di un percorso culturale sospeso tra la dimensione individuale e quella collettiva, un percorso pervaso da una coinvolgente continuità discontinua o, se si vuole, di una continua discontinuità. (...)» [Franco Purini]I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.