Il ritrovamento a Roma e l’edizione di alcuni, dimenticati, frammenti pertinenti alla synodos dionisiaca spingono a riconsiderare le modalità di introduzione di questa associazione nell’Urbe, l’epoca in cui ciò avvenne, il luogo in cui gli associati andarono a stabilirsi. Tale indagine non può essere tuttavia separata da una riflessione sulla relazione con altre corporazioni già operanti a Roma nel mondo del teatro, sulla dislocazione di queste nel tessuto urbano, sull’eventuale rapporto che viene a crearsi con gli edifici per spettacolo eretti nel Campo Marzio (esiste un rapporto di necessità?), sulla nascita di infrastrutture necessarie ad ospitare professionisti (anche di chiara fama) che si muovevano nell’intero ambito del Mediterraneo e che, per un tempo più o meno lungo, dovevano risiedere in quella che andava diventando e che poi divenne la Capitale dell’impero. Storia di associazioni di mestiere (anche se di un tipo molto particolare), questioni di topografia romana, problemi di contatto tra culture, trasformazione dei rapporti di potere si incontrano e si confondono in una ricerca in cui il silenzio delle fonti è, in alcuni casi, un dato che insospettisce. Ancora una volta l’età augustea sembra rappresentare un momento di passaggio importante con la riduzione ad unità di quella che è una più variegata e multiforme situazione che possiamo osservare per l’età repubblicana.

Associazioni di artisti a Roma: una messa a punto / Caldelli, MARIA LETIZIA. - STAMPA. - 58(2012), pp. 131-171.

Associazioni di artisti a Roma: una messa a punto

CALDELLI, MARIA LETIZIA
2012

Abstract

Il ritrovamento a Roma e l’edizione di alcuni, dimenticati, frammenti pertinenti alla synodos dionisiaca spingono a riconsiderare le modalità di introduzione di questa associazione nell’Urbe, l’epoca in cui ciò avvenne, il luogo in cui gli associati andarono a stabilirsi. Tale indagine non può essere tuttavia separata da una riflessione sulla relazione con altre corporazioni già operanti a Roma nel mondo del teatro, sulla dislocazione di queste nel tessuto urbano, sull’eventuale rapporto che viene a crearsi con gli edifici per spettacolo eretti nel Campo Marzio (esiste un rapporto di necessità?), sulla nascita di infrastrutture necessarie ad ospitare professionisti (anche di chiara fama) che si muovevano nell’intero ambito del Mediterraneo e che, per un tempo più o meno lungo, dovevano risiedere in quella che andava diventando e che poi divenne la Capitale dell’impero. Storia di associazioni di mestiere (anche se di un tipo molto particolare), questioni di topografia romana, problemi di contatto tra culture, trasformazione dei rapporti di potere si incontrano e si confondono in una ricerca in cui il silenzio delle fonti è, in alcuni casi, un dato che insospettisce. Ancora una volta l’età augustea sembra rappresentare un momento di passaggio importante con la riduzione ad unità di quella che è una più variegata e multiforme situazione che possiamo osservare per l’età repubblicana.
2012
L’organisation des spectacles dans le monde romain
9782600007573
associazioni, artisti, spettacoli
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Associazioni di artisti a Roma: una messa a punto / Caldelli, MARIA LETIZIA. - STAMPA. - 58(2012), pp. 131-171.
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