Lo spettro d'azione del danno retinico fotochimico comprende non solo l' ultravioletto prossimo (300-400 nm) ma anche la luce blu (400-500 nm) ed i dati istologici mostrano come i due tipi di lesione abbiano caratteristiche differenti così come viene discusso in dettaglio. Infatti, ci sono diverse molecole nei coni, nei bastoncelli e nell' epitelio pigmentato retinico capaci di assorbire fotoni ad alta energia, di trasmettere il loro stato di eccitazione ad altri costituenti del tessuto retinico e di causare danni irreversibili.
Suscettibilità retinica al danno da luce blu / Pescosolido, Nicola; A., Fondi. - STAMPA. - (1994), pp. 109-128.
Suscettibilità retinica al danno da luce blu
PESCOSOLIDO, Nicola;
1994
Abstract
Lo spettro d'azione del danno retinico fotochimico comprende non solo l' ultravioletto prossimo (300-400 nm) ma anche la luce blu (400-500 nm) ed i dati istologici mostrano come i due tipi di lesione abbiano caratteristiche differenti così come viene discusso in dettaglio. Infatti, ci sono diverse molecole nei coni, nei bastoncelli e nell' epitelio pigmentato retinico capaci di assorbire fotoni ad alta energia, di trasmettere il loro stato di eccitazione ad altri costituenti del tessuto retinico e di causare danni irreversibili.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.