L’obiettivo del libro è proporre una rielaborazione dei modelli rischio-rendimento sviluppati nell’ambito della letteratura.finanziaria al fine di legare maggiormente l’analisi del costo del capitale ai fondamentali aziendali e verificare l’impatto della comunicazione d’impresa sui rendimenti attesi e prezzi dei titoli azionari. il primo Capitolo presenta la teoria di creazione del valore come modello concettuale utile all’organo di governo per rispondere alle pressioni che i mercati finanziari esercitano sulla dinamica evolutiva dell’impresa. Infatti, tali mercati costituiscono un sistema concorrenziale in cui ciascuna impresa è chiamata a competere proponendosi quale opportunità di investimento a valore attuale netto positivo. Il secondo Capitolo esamina i passaggi fondamentali della teoria finanziaria attinente alla relazione rischio-rendimento del capitale azionario. L’analisi che segue prende le mosse dal concetto di preferenze individuali degli investitori e dalla connessa teoria di portafoglio di Markowitz, quale approccio base per razionalizzare le scelte di asset allocation in un’ottica soggettivistica. Successivamente, il presente lavoro si concentra, soprattutto, sull’ipotesi d’equilibrio del mercato azionario e sul principale modello rischio-rendimento fondato su tale ipotesi, ovvero il Capital Asset Pricing Model. In sostanza, lo studio sviluppato nei primi due capitoli descrive il contesto di partenza, propedeutico alla rivisitazione del costo del capitale in una prospettiva manageriale. Al riguardo, un primo passaggio importante si realizza nel terzo Capitolo dedicato all’approfondimento teorico circa la correlazione tra il costo- opportunità del capitale e tre variabili fondamentali dell’impresa: la leva operativa, la struttura finanziaria, la crescita. Dopo aver illustrato modelli e formule valutative che, meglio di altri, evidenziano gli effetti di tali leve sul valore economico, si analizzano le possibili relazioni esistenti tra queste e i parametri di rischio (sistematico e specifico) desumibili dall’applicazione del Capital Asset Pricing Model. Nel quarto Capitolo il tema della correlazione tra rischio e fondamentali d’impresa viene ulteriormente approfondito attraverso la proposizione di un nuovo approccio, di tipo bottom up, finalizzato alla stima dell’equity cost. In particolare, il capitolo prende le mosse dai principali studi che, a partire dagli anni ’70, hanno evidenziato come l’esposizione al rischio sistematico possa essere letta in ragione dell’elasticità delle performance d’impresa rispetto alla volatilità di natura ambientale. Successivamente, viene proposta un’evoluzione dell’approccio bottom up basata sul passaggio dall’ipotesi di stazionarietà dei fondamentali aziendali ad un’ipotesi più realistica, nella quale le componenti endogene del rischio tendono ad essere instabili. Infine, il quinto Capitolo affronta il tema della relazione tra comunicazione d’impresa e dinamiche del mercato azionario. Pur essendo il testo basato su considerazioni teoriche, il Capitolo in questione riporta una verifica empirica in quanto non sarebbe possibile svolgere opportune osservazioni sull’evoluzione dei prezzi e dei rendimenti attesi dei titoli azionari senza osservarne la reale evoluzione. Segnatamente, l’indagine (condotta sulle imprese appartenenti all’Eurostoxx 50) sottolinea che – oltre ai fondamentali dell’impresa – anche l’attività di disclosure effettuata dal management può contribuire ad una riduzione del rischio percepito dal mercato.

Costo del capitale e governo d’impresa. Fondamentali e comunicazione d’impresa nella prospettiva rischio-rendimento / Renzi, Antonio; Sancetta, Giuseppe; A., Gennaro. - ELETTRONICO. - (2012), pp. 1-209.

Costo del capitale e governo d’impresa. Fondamentali e comunicazione d’impresa nella prospettiva rischio-rendimento

RENZI, ANTONIO;SANCETTA, Giuseppe;
2012

Abstract

L’obiettivo del libro è proporre una rielaborazione dei modelli rischio-rendimento sviluppati nell’ambito della letteratura.finanziaria al fine di legare maggiormente l’analisi del costo del capitale ai fondamentali aziendali e verificare l’impatto della comunicazione d’impresa sui rendimenti attesi e prezzi dei titoli azionari. il primo Capitolo presenta la teoria di creazione del valore come modello concettuale utile all’organo di governo per rispondere alle pressioni che i mercati finanziari esercitano sulla dinamica evolutiva dell’impresa. Infatti, tali mercati costituiscono un sistema concorrenziale in cui ciascuna impresa è chiamata a competere proponendosi quale opportunità di investimento a valore attuale netto positivo. Il secondo Capitolo esamina i passaggi fondamentali della teoria finanziaria attinente alla relazione rischio-rendimento del capitale azionario. L’analisi che segue prende le mosse dal concetto di preferenze individuali degli investitori e dalla connessa teoria di portafoglio di Markowitz, quale approccio base per razionalizzare le scelte di asset allocation in un’ottica soggettivistica. Successivamente, il presente lavoro si concentra, soprattutto, sull’ipotesi d’equilibrio del mercato azionario e sul principale modello rischio-rendimento fondato su tale ipotesi, ovvero il Capital Asset Pricing Model. In sostanza, lo studio sviluppato nei primi due capitoli descrive il contesto di partenza, propedeutico alla rivisitazione del costo del capitale in una prospettiva manageriale. Al riguardo, un primo passaggio importante si realizza nel terzo Capitolo dedicato all’approfondimento teorico circa la correlazione tra il costo- opportunità del capitale e tre variabili fondamentali dell’impresa: la leva operativa, la struttura finanziaria, la crescita. Dopo aver illustrato modelli e formule valutative che, meglio di altri, evidenziano gli effetti di tali leve sul valore economico, si analizzano le possibili relazioni esistenti tra queste e i parametri di rischio (sistematico e specifico) desumibili dall’applicazione del Capital Asset Pricing Model. Nel quarto Capitolo il tema della correlazione tra rischio e fondamentali d’impresa viene ulteriormente approfondito attraverso la proposizione di un nuovo approccio, di tipo bottom up, finalizzato alla stima dell’equity cost. In particolare, il capitolo prende le mosse dai principali studi che, a partire dagli anni ’70, hanno evidenziato come l’esposizione al rischio sistematico possa essere letta in ragione dell’elasticità delle performance d’impresa rispetto alla volatilità di natura ambientale. Successivamente, viene proposta un’evoluzione dell’approccio bottom up basata sul passaggio dall’ipotesi di stazionarietà dei fondamentali aziendali ad un’ipotesi più realistica, nella quale le componenti endogene del rischio tendono ad essere instabili. Infine, il quinto Capitolo affronta il tema della relazione tra comunicazione d’impresa e dinamiche del mercato azionario. Pur essendo il testo basato su considerazioni teoriche, il Capitolo in questione riporta una verifica empirica in quanto non sarebbe possibile svolgere opportune osservazioni sull’evoluzione dei prezzi e dei rendimenti attesi dei titoli azionari senza osservarne la reale evoluzione. Segnatamente, l’indagine (condotta sulle imprese appartenenti all’Eurostoxx 50) sottolinea che – oltre ai fondamentali dell’impresa – anche l’attività di disclosure effettuata dal management può contribuire ad una riduzione del rischio percepito dal mercato.
2012
9788834827819
Costo del capitale; rischio-rendimento; analisi bottom up; comunicazione d'impresa
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Costo del capitale e governo d’impresa. Fondamentali e comunicazione d’impresa nella prospettiva rischio-rendimento / Renzi, Antonio; Sancetta, Giuseppe; A., Gennaro. - ELETTRONICO. - (2012), pp. 1-209.
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