Un aspetto fondamentale delle interazioni animali riguarda la comunica- zione emotiva. Nell’uomo tale capacità riguarda tanto il linguaggio quan- to la comunicazione non verbale. Nell’ambito della psicologia, lo studio della comunicazione non verbale emotiva si è da sempre concentrato sul- lo studio della percezione delle espressioni facciali. La faccia riveste gran- de importanza durante l’interazione sociale e il cervello ha sviluppato una diffusa rete neurale dedicata all’elaborazione visiva delle diverse caratteri- stiche del volto, come la direzione dello sguardo, i movimenti della bocca, l’identità e le sue caratteristiche morfologiche (Haxby, Hoffman, Gobbi- ni, 2000). L’importanza adattiva della percezione visiva del corpo e dei suoi mo- vimenti trova anch’essa riscontro a livello neurale nell’attività funzionale di diverse strutture corticali coinvolte nell’analisi del corpo fermo e in movi- mento. Recentemente, grazie allo sviluppo dei metodi d’indagine neuro- scientifica, diversi studi hanno sostanziato la concezione secondo cui una rete neurale fronto-parieto-temporale sia alla base della percezione del mo- vimento del corpo (Rizzolatti, Craighero, 2004), mentre specifiche struttu- re visive extrastriate siano alla base della percezione della forma del corpo (Downing et al., 2001). Queste scoperte hanno permesso di studiare i cor- relati neurali della percezione visiva del linguaggio corporeo emotivo (de Gelder, 2006) e di testare sperimentalmente la teoria dell’Embodied Emo- tion (Niedenthal, 2007). In particolare nel presente capitolo saranno tratteggiati i legami fra la percezione visiva dell’espressione facciale e quella corporea della paura e della rabbia, poiché l’elaborazione di stimoli visivi dal contenuto emotivo negativo è ritenuta molto importante per dare il via a una serie di processi neurali volti alla preparazione motoria di difesa.
Il corpo emozionale / Candidi, Matteo; Aglioti, Salvatore Maria. - STAMPA. - (2012), pp. 29-40.
Il corpo emozionale.
CANDIDI, MATTEO;AGLIOTI, Salvatore Maria
2012
Abstract
Un aspetto fondamentale delle interazioni animali riguarda la comunica- zione emotiva. Nell’uomo tale capacità riguarda tanto il linguaggio quan- to la comunicazione non verbale. Nell’ambito della psicologia, lo studio della comunicazione non verbale emotiva si è da sempre concentrato sul- lo studio della percezione delle espressioni facciali. La faccia riveste gran- de importanza durante l’interazione sociale e il cervello ha sviluppato una diffusa rete neurale dedicata all’elaborazione visiva delle diverse caratteri- stiche del volto, come la direzione dello sguardo, i movimenti della bocca, l’identità e le sue caratteristiche morfologiche (Haxby, Hoffman, Gobbi- ni, 2000). L’importanza adattiva della percezione visiva del corpo e dei suoi mo- vimenti trova anch’essa riscontro a livello neurale nell’attività funzionale di diverse strutture corticali coinvolte nell’analisi del corpo fermo e in movi- mento. Recentemente, grazie allo sviluppo dei metodi d’indagine neuro- scientifica, diversi studi hanno sostanziato la concezione secondo cui una rete neurale fronto-parieto-temporale sia alla base della percezione del mo- vimento del corpo (Rizzolatti, Craighero, 2004), mentre specifiche struttu- re visive extrastriate siano alla base della percezione della forma del corpo (Downing et al., 2001). Queste scoperte hanno permesso di studiare i cor- relati neurali della percezione visiva del linguaggio corporeo emotivo (de Gelder, 2006) e di testare sperimentalmente la teoria dell’Embodied Emo- tion (Niedenthal, 2007). In particolare nel presente capitolo saranno tratteggiati i legami fra la percezione visiva dell’espressione facciale e quella corporea della paura e della rabbia, poiché l’elaborazione di stimoli visivi dal contenuto emotivo negativo è ritenuta molto importante per dare il via a una serie di processi neurali volti alla preparazione motoria di difesa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.