The author examines first the Italian practice concerning the relationship between international law (customary, treaty, and Community law) and the municipal legal order, and then turns to general issues that emerge from such practice and finally evaluates those general issues in the light of the relevant theories (monism and dualism). The attention is drawn on some general trends: 1) the need for incorporation in the strict sense, 2) the primacy spontaneously granted to international law, 3) the crucial issue of the self-executing character of international norms. As a whole, the relevant practice can be better understood according to a dualist approach which, however, does not entirely explain the relation between the international and Italian legal order.

L’autore esamina la prassi italiana di adattamento al diritto internazionale (consuetudinario, convenzionale, derivato e comunitario) per passare poi agli aspetti generali che emergono dalla prassi ed infine valutarli alla luce delle teorie dell’adattamento. Quanto al diritto consuetudinario, i principali aspetti riguardano l’ambito di applicazione dell’articolo 10 Cost. (incluso il problema dell’obiettore persistente), il meccanismo di adattamento ed il rango delle norme internazionali (soprattutto rispetto al dettato costituzionale). Quanto ai trattati, preliminarmente si discute la competenza in materia di conclusione e adattamento tra Stato e Regioni per poi passare analogamente al meccanismo di adattamento ed al rango (in particolare alla luce della riforma costituzionale). Quanto alle fonti derivate il problema principale riguarda la possibilità che l’adattamento della norma strumentale sulla produzione giuridica comporti automaticamente anche l’adattamento della fonte derivata. Relativamente al diritto comunitario si mettono in luce le specificità collegate a tale ordinamento (sia per il trattato che per le fonti derivate). Emergono alcuni aspetti generali: 1) necessità di un adattamento in senso stretto, 2) la prevalenza spontanea accordata al diritto internazionale, 3) il punto critico relativo al carattere self-executing delle norme internazionali. Illustrate le teorie dell’adattamento, una loro valutazione alla luce della prassi esaminata porta ad esprimere una conformità alla dottrina dualista che non spiega però integralmente la prassi e non esclude casi in cui la dottrina monista potrebbe parallelamente applicarsi.

Adattamento del diritto interno al diritto internazionale / Bonafe', BEATRICE ILARIA. - STAMPA. - (2006), pp. 98-110.

Adattamento del diritto interno al diritto internazionale

BONAFE', BEATRICE ILARIA
2006

Abstract

The author examines first the Italian practice concerning the relationship between international law (customary, treaty, and Community law) and the municipal legal order, and then turns to general issues that emerge from such practice and finally evaluates those general issues in the light of the relevant theories (monism and dualism). The attention is drawn on some general trends: 1) the need for incorporation in the strict sense, 2) the primacy spontaneously granted to international law, 3) the crucial issue of the self-executing character of international norms. As a whole, the relevant practice can be better understood according to a dualist approach which, however, does not entirely explain the relation between the international and Italian legal order.
2006
Dizionario di diritto pubblico
9788814121586
L’autore esamina la prassi italiana di adattamento al diritto internazionale (consuetudinario, convenzionale, derivato e comunitario) per passare poi agli aspetti generali che emergono dalla prassi ed infine valutarli alla luce delle teorie dell’adattamento. Quanto al diritto consuetudinario, i principali aspetti riguardano l’ambito di applicazione dell’articolo 10 Cost. (incluso il problema dell’obiettore persistente), il meccanismo di adattamento ed il rango delle norme internazionali (soprattutto rispetto al dettato costituzionale). Quanto ai trattati, preliminarmente si discute la competenza in materia di conclusione e adattamento tra Stato e Regioni per poi passare analogamente al meccanismo di adattamento ed al rango (in particolare alla luce della riforma costituzionale). Quanto alle fonti derivate il problema principale riguarda la possibilità che l’adattamento della norma strumentale sulla produzione giuridica comporti automaticamente anche l’adattamento della fonte derivata. Relativamente al diritto comunitario si mettono in luce le specificità collegate a tale ordinamento (sia per il trattato che per le fonti derivate). Emergono alcuni aspetti generali: 1) necessità di un adattamento in senso stretto, 2) la prevalenza spontanea accordata al diritto internazionale, 3) il punto critico relativo al carattere self-executing delle norme internazionali. Illustrate le teorie dell’adattamento, una loro valutazione alla luce della prassi esaminata porta ad esprimere una conformità alla dottrina dualista che non spiega però integralmente la prassi e non esclude casi in cui la dottrina monista potrebbe parallelamente applicarsi.
diritto interno; diritto internazionale; adattamento
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Adattamento del diritto interno al diritto internazionale / Bonafe', BEATRICE ILARIA. - STAMPA. - (2006), pp. 98-110.
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