Scopo del lavoro è quello di una inquadratura sistematica del “falso in opere d'arte”, con esso intendendo non solo la falsità commessa nei confronti di vere “opere d'arte”, ma in generale di tutte quelle opere di pittura, scultura e grafica, nonché di tutti quegli oggetti di antichità menzionati nell'art. 3 della l. 20 novembre 1971, n. 1062. Dall'indagine sull'oggetto materiale e dalla sostanziale irrilevanza del dolo specifico, pure richiesto dalla norma, si procede alla individuazione dell'autonomia del “falso d'arte”, riconoscendone la difficilmente discutibile assimilazione ai delitti contro la fede pubblica, e comunque, l'appartenenza di esso alla classe dei delitti di falsità. Si arriva alla conclusione secondo la quale anche qui il legislatore ha assunto determinate “cose” come mezzi di prova, attribuendo ad essi una funzione documentale, pur non trattandosi di documenti nel senso proprio del termine. Individuato l'interesse tutelato, si passa nel terzo capitolo alla disamina del concetto (centrale nella legge in esame) di autenticità. Il quarto capitolo è dedicato all'identificazione della cosiddetta “soglia di punibilità” della principale fattispecie penale contemplata dalla legge, il momento, cioè, in cui assumono rilevanza penale la contraffazione, alterazione o riproduzione delle opere delle quali si intende tutelare l'autenticità. Ad esso segue (e con esso si conclude la parte prima, dedicata appunto a questa fattispecie per così dire principale) un capitolo dedicato ai problemi dell'accertamento processuale (incluse perizie e testimonianze) e agli effetti penali della condanna. La seconda parte del volume è dedicata ai delitti di introduzione nello Stato e di commercio delle opere o degli oggetti falsificati, alla speciale previsione dell'art. 8, concernente la riproduzione, detenzione o messa in vendita di copie ed imitazioni con espressa dichiarazione di non autenticità (individuata come semplice “norma di sbarramento”) e alle ipotesi di falsità ideologica previste nell'art. 4.

Teoria del falso d'arte / Coco, Paola. - STAMPA. - 2:(1988), pp. 1-217.

Teoria del falso d'arte

COCO, Paola
1988

Abstract

Scopo del lavoro è quello di una inquadratura sistematica del “falso in opere d'arte”, con esso intendendo non solo la falsità commessa nei confronti di vere “opere d'arte”, ma in generale di tutte quelle opere di pittura, scultura e grafica, nonché di tutti quegli oggetti di antichità menzionati nell'art. 3 della l. 20 novembre 1971, n. 1062. Dall'indagine sull'oggetto materiale e dalla sostanziale irrilevanza del dolo specifico, pure richiesto dalla norma, si procede alla individuazione dell'autonomia del “falso d'arte”, riconoscendone la difficilmente discutibile assimilazione ai delitti contro la fede pubblica, e comunque, l'appartenenza di esso alla classe dei delitti di falsità. Si arriva alla conclusione secondo la quale anche qui il legislatore ha assunto determinate “cose” come mezzi di prova, attribuendo ad essi una funzione documentale, pur non trattandosi di documenti nel senso proprio del termine. Individuato l'interesse tutelato, si passa nel terzo capitolo alla disamina del concetto (centrale nella legge in esame) di autenticità. Il quarto capitolo è dedicato all'identificazione della cosiddetta “soglia di punibilità” della principale fattispecie penale contemplata dalla legge, il momento, cioè, in cui assumono rilevanza penale la contraffazione, alterazione o riproduzione delle opere delle quali si intende tutelare l'autenticità. Ad esso segue (e con esso si conclude la parte prima, dedicata appunto a questa fattispecie per così dire principale) un capitolo dedicato ai problemi dell'accertamento processuale (incluse perizie e testimonianze) e agli effetti penali della condanna. La seconda parte del volume è dedicata ai delitti di introduzione nello Stato e di commercio delle opere o degli oggetti falsificati, alla speciale previsione dell'art. 8, concernente la riproduzione, detenzione o messa in vendita di copie ed imitazioni con espressa dichiarazione di non autenticità (individuata come semplice “norma di sbarramento”) e alle ipotesi di falsità ideologica previste nell'art. 4.
1988
8813163339
03 Monografia::03a Saggio, Trattato Scientifico
Teoria del falso d'arte / Coco, Paola. - STAMPA. - 2:(1988), pp. 1-217.
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/478591
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact