Il testo istituisce un confronto tra il modo di avvicinarsi all’arte del proprio tempo che fu tipico di una generazione di critici d’arte italiani attivatasi nell’immediato dopoguerra e la successiva tendenza ad enunciare prima le scelte teoriche necessarie per essere in sintonia con l’arte internazionale ritenuta più avanzata e scegliere poi di cosa occuparsi a livello nazionale. L’autore cerca di dimostrare con tutti i dovuti rimandi storici e teorici come le accuse di provincialismo a volte mosse a chi preferì lavorare sul territorio in un serrato e progressivo confronto con la continuità delle trasformazioni linguistiche poste in essere da concrete individualità artistiche siano sostanzialmente miopi e incapaci di cogliere il valore intrinseco di una metodologia aperta e flessibile. L'intervento in questione è stato richiesto al suo autore dall' Istituzione per i Servizi Culturali del Comune di La Spezia in occasione dell'inaugurazione della mostra organizzata presso la Palazzina delle Arti per presentare una collezione di oltre 500 opere donate dal critico e organizzatore culturale Ferruccio Battolini al costituendo Centro d'Arte Moderna e Contemporanea della città Ligure.
La critica d'arte e Battolini / Balmas, Paolo. - STAMPA. - (2001), pp. 17-27.
La critica d'arte e Battolini
BALMAS, Paolo
2001
Abstract
Il testo istituisce un confronto tra il modo di avvicinarsi all’arte del proprio tempo che fu tipico di una generazione di critici d’arte italiani attivatasi nell’immediato dopoguerra e la successiva tendenza ad enunciare prima le scelte teoriche necessarie per essere in sintonia con l’arte internazionale ritenuta più avanzata e scegliere poi di cosa occuparsi a livello nazionale. L’autore cerca di dimostrare con tutti i dovuti rimandi storici e teorici come le accuse di provincialismo a volte mosse a chi preferì lavorare sul territorio in un serrato e progressivo confronto con la continuità delle trasformazioni linguistiche poste in essere da concrete individualità artistiche siano sostanzialmente miopi e incapaci di cogliere il valore intrinseco di una metodologia aperta e flessibile. L'intervento in questione è stato richiesto al suo autore dall' Istituzione per i Servizi Culturali del Comune di La Spezia in occasione dell'inaugurazione della mostra organizzata presso la Palazzina delle Arti per presentare una collezione di oltre 500 opere donate dal critico e organizzatore culturale Ferruccio Battolini al costituendo Centro d'Arte Moderna e Contemporanea della città Ligure.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.