Una lettura mediologica di Kafka su diversi piani: le strutture della narrazione che incamerano i ritmi e il tempo simultaneo dei media elettrici; il germinare delle metafore dalla lacerante metamorfosi del soggetto in un ambiente straniato; lo sdoppiamento, l’imbestiamento, la sofferente e soffocante riconfigurazione del corpo e dello spazio nel flusso sensoriale della metropoli. Quella kafkiana è una scrittura incisa sulla carne, il racconto archetipico del senso di perdita, della frammentazione, della scoperta e dell’oppressione di un nuovo potere, che si rivela come dominio mediale, pervasivo nella sua mutevolezza.
Il Castello e le metafore dei media / Ragone, Giovanni. - STAMPA. - (2012), pp. 53-81.
Il Castello e le metafore dei media
RAGONE, GIOVANNI
2012
Abstract
Una lettura mediologica di Kafka su diversi piani: le strutture della narrazione che incamerano i ritmi e il tempo simultaneo dei media elettrici; il germinare delle metafore dalla lacerante metamorfosi del soggetto in un ambiente straniato; lo sdoppiamento, l’imbestiamento, la sofferente e soffocante riconfigurazione del corpo e dello spazio nel flusso sensoriale della metropoli. Quella kafkiana è una scrittura incisa sulla carne, il racconto archetipico del senso di perdita, della frammentazione, della scoperta e dell’oppressione di un nuovo potere, che si rivela come dominio mediale, pervasivo nella sua mutevolezza.| File | Dimensione | Formato | |
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