Hanno detto: “gli italiani devono riscoprirsi artigiani del bello”, ma come? Non certo fermandosi al rispetto del vincolo dei Piani paesistici della tutela (necessaria quanto arma spuntata,spesso controproducente negli attori territoriali). Riscoprirsi artigiani significa appunto (anche) spingere verso una dialettica attiva, “creativa”, interattiva tra gestione del territorio della pianificazione e progettazione di “scenari innovativi, cioè inventivi”. Quali scenari ci propone Carlo? Dove (tra urbanistica, ecologia, arte del paesaggio) si colloca il suo apporto? È secondo me, nella forma un supporto alla didattica, ma è nella sostanza una scelta di “progetto integrale” che la sintesi di Paesaggio richiede. Va precisato, ne sono convinto, che dire “supporto alla didattica” non è formulare un attributo riduttivo: perché il messaggio didattico ci obbliga alla chiarezza, alla concisione, all’evidenza delle priorità, cioè piuttosto un contributo di incisività al consolidamento di una linea di pensiero e linea di lavoro. Vedo un sistema di ragionamento veloce e sintetico per capisaldi: didatticamente efficace , una carrellata di immagini memorabili (paletti della memoria), nell’insieme una strategia dell’attenzione azzeccata: che prova a coniugare le parole chiave dell’abitare (archetipi dello spazio collettivo) ed i luoghi intensi di landscape e urbanscape.
Progetto processo di buon senso. Per una azione civica di Paesaggio, cominciamo dagli strumenti (innovativi) / BALBO DI VINADIO, Pier Paolo. - STAMPA. - 1(2012), pp. 16-21.
Progetto processo di buon senso. Per una azione civica di Paesaggio, cominciamo dagli strumenti (innovativi)
BALBO DI VINADIO, Pier Paolo
2012
Abstract
Hanno detto: “gli italiani devono riscoprirsi artigiani del bello”, ma come? Non certo fermandosi al rispetto del vincolo dei Piani paesistici della tutela (necessaria quanto arma spuntata,spesso controproducente negli attori territoriali). Riscoprirsi artigiani significa appunto (anche) spingere verso una dialettica attiva, “creativa”, interattiva tra gestione del territorio della pianificazione e progettazione di “scenari innovativi, cioè inventivi”. Quali scenari ci propone Carlo? Dove (tra urbanistica, ecologia, arte del paesaggio) si colloca il suo apporto? È secondo me, nella forma un supporto alla didattica, ma è nella sostanza una scelta di “progetto integrale” che la sintesi di Paesaggio richiede. Va precisato, ne sono convinto, che dire “supporto alla didattica” non è formulare un attributo riduttivo: perché il messaggio didattico ci obbliga alla chiarezza, alla concisione, all’evidenza delle priorità, cioè piuttosto un contributo di incisività al consolidamento di una linea di pensiero e linea di lavoro. Vedo un sistema di ragionamento veloce e sintetico per capisaldi: didatticamente efficace , una carrellata di immagini memorabili (paletti della memoria), nell’insieme una strategia dell’attenzione azzeccata: che prova a coniugare le parole chiave dell’abitare (archetipi dello spazio collettivo) ed i luoghi intensi di landscape e urbanscape.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.