L’esigenza di operare nella direzione di una progettazione ambientalmente consapevole, ha indotto a perseguire una forte integrazione, sia nella impostazione sia nello sviluppo del progetto, tra aspetti architettonici, energetico-ambientali, impiantistici e tecnico-costruttivi. Le scelte bioclimatiche proposte sono date da un insieme di strategie complesse tramite un'accurata progettazione di sistemi di ventilazione incrociata in funzione della direzione dei venti prevalenti, della posizione delle aperture e del tipo di geometria degli spazi. Sono concetti già in uso in Italia e nel mondo, ma che un occasione come l'Expo di Shanghai certamente hanno promosso ed esaltato coniugandosi ancora maggiormente le valenze anche funzionali del Padiglione. Tutti i sistemi costruttivi impiegati sono “a secco” dalla struttura portante, al rivestimento della facciata con pannelli in cemento trasparente, di nuova specifica invenzione, alle contropareti dei blocchi in lastre di gesso rinforzato, alle partizioni interne in lastre di gesso rinforzate, ai controsoffitti, ai pavimenti flottanti previsti per quasi l’intero padiglione, alle pareti modulari dei servizi igenici, ecc.. Il progetto vincitore aveva previsto di utilizzare, grazie anche ad una struttura di particolare concezione, un materiale di grande rilievo innovativo e dalle multiformi caratteristiche, denominato “cemento trasparente”. Si è ritenuto che questa fosse l’occasione migliore per approfondire alcune esperienze che si stanno affacciando nel panorama mondiale e che si dovesse quindi lanciare la sfida per poter realizzare un prodotto che, con l’inserimento di particolari componenti translucidi nella formazione della miscela di calcestruzzo, consentisse una capacità di trasparenza dell’involucro stesso. Questa membrana semi-trasparente che si alterna alle superfici perimetrali opache, è caratterizzata da differenti gradualità di trasparenze a seconda della articolazione funzionale degli spazi interni. L’isolamento termico degli ambienti interni viene assicurato da nuovi materiali trasparenti-isolanti, nello specifico è stato adottatol’impiego di pannelli di rivestimento/isolante da realizzarsi con un materiale sotto pressione tipo ETFE. La struttura portante, smontabile è costituita da parti uniche e totalmente differenti tra loro, prefabbricate in officina. L'edificio, in ragione del grande successo ottenuto, è tra i pochi prescelti per restare permanentemente quale vetrina delle eccellenze italiane e nel maggio 2012 è stato reinaugurato e nuovamente aperto al pubblico nell'ambito di una più vasta area dedicata in esclusiva quale sua pertinenza.

Padiglione Italiano a Shanghai per l'Expo Universale 2010 / Imbrighi, Giampaolo. - (2008).

Padiglione Italiano a Shanghai per l'Expo Universale 2010

IMBRIGHI, Giampaolo
2008

Abstract

L’esigenza di operare nella direzione di una progettazione ambientalmente consapevole, ha indotto a perseguire una forte integrazione, sia nella impostazione sia nello sviluppo del progetto, tra aspetti architettonici, energetico-ambientali, impiantistici e tecnico-costruttivi. Le scelte bioclimatiche proposte sono date da un insieme di strategie complesse tramite un'accurata progettazione di sistemi di ventilazione incrociata in funzione della direzione dei venti prevalenti, della posizione delle aperture e del tipo di geometria degli spazi. Sono concetti già in uso in Italia e nel mondo, ma che un occasione come l'Expo di Shanghai certamente hanno promosso ed esaltato coniugandosi ancora maggiormente le valenze anche funzionali del Padiglione. Tutti i sistemi costruttivi impiegati sono “a secco” dalla struttura portante, al rivestimento della facciata con pannelli in cemento trasparente, di nuova specifica invenzione, alle contropareti dei blocchi in lastre di gesso rinforzato, alle partizioni interne in lastre di gesso rinforzate, ai controsoffitti, ai pavimenti flottanti previsti per quasi l’intero padiglione, alle pareti modulari dei servizi igenici, ecc.. Il progetto vincitore aveva previsto di utilizzare, grazie anche ad una struttura di particolare concezione, un materiale di grande rilievo innovativo e dalle multiformi caratteristiche, denominato “cemento trasparente”. Si è ritenuto che questa fosse l’occasione migliore per approfondire alcune esperienze che si stanno affacciando nel panorama mondiale e che si dovesse quindi lanciare la sfida per poter realizzare un prodotto che, con l’inserimento di particolari componenti translucidi nella formazione della miscela di calcestruzzo, consentisse una capacità di trasparenza dell’involucro stesso. Questa membrana semi-trasparente che si alterna alle superfici perimetrali opache, è caratterizzata da differenti gradualità di trasparenze a seconda della articolazione funzionale degli spazi interni. L’isolamento termico degli ambienti interni viene assicurato da nuovi materiali trasparenti-isolanti, nello specifico è stato adottatol’impiego di pannelli di rivestimento/isolante da realizzarsi con un materiale sotto pressione tipo ETFE. La struttura portante, smontabile è costituita da parti uniche e totalmente differenti tra loro, prefabbricate in officina. L'edificio, in ragione del grande successo ottenuto, è tra i pochi prescelti per restare permanentemente quale vetrina delle eccellenze italiane e nel maggio 2012 è stato reinaugurato e nuovamente aperto al pubblico nell'ambito di una più vasta area dedicata in esclusiva quale sua pertinenza.
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/474811
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact