When investigating the issue of alcohol use at a young age, the social definitions that define the line between use and abuse appear extremely elusive, influenced by subjective motivations and changing "vintage climates." In reference to contemporary social logics often oriented all'oltrepassare the limit, to the risk, it is interesting from a key aspect of late modern subjectivity which is the development of a "reflexive habitus" (Sweetman, 2003), including in particular the dynamics between reflexivity-emotions-consumer (Archer, 2010). In this context, the meanings of drinking take an ethnographic approach that can overcome the aporias of the 'positivist', long dominant in public discourse on preventing and combating abuse (Cherrington, Chamberlain and Grixti 2006). The emergence of consumer behavior as dangerous binge drinking make it necessary to look back to the "qualitative" aspects of the complex array of meanings and individual motivations (Barnao, 2008). The research reported here was conducted through in-depth interviews with 50 subjects aged between 18 and 20 years, divided equally by gender and school membership (one public and one private school in the center of Rome) in order to describe in more depth the terms of the relationship between young people and alcohol consumption, by relating the individual subjects, attitudes and norms of comportamento.Nell 'analysis of the results is particularly important given the reflexivity and risk management in the consumption of alcohol by young people interviewed.

Quando si indaga il tema del consumo di alcol in età giovanile, le definizioni sociali che delimitano il confine tra uso ed abuso appaiono estremamente sfuggenti, condizionate dalle motivazioni soggettive e da mutevoli “climi d’epoca”. In riferimento alle logiche sociali contemporanee spesso orientate all’oltrepassare il limite, al rischio, è interessante partire da un aspetto chiave della soggettività tardo moderna che è lo sviluppo di un “habitus riflessivo” (Sweetman, 2003), comprendendo in particolare le dinamiche tra riflessività-emozioni- consumo (Archer, 2010). In quest’ottica, i significati del bere richiedono un approccio etnografico che consenta di superare le aporie dell’approccio “positivista”, a lungo egemone nel discorso pubblico sulla prevenzione e lotta all’abuso (Cherrington, Chamberlain e Grixti 2006). L’affermarsi di comportamenti di consumo pericolosi come il binge drinking rendono necessario il volgere lo sguardo agli aspetti “qualitativi” della complessa matrice di significati e motivazioni individuali (Barnao, 2008). La ricerca qui presentata è stata condotta attraverso la realizzazione di 50 interviste in profondità a soggetti con un’età compresa tra i 18 e i 20 anni, equamente suddivisi per genere e per scuola di appartenenza (una scuola pubblica e una privata al centro di Roma), al fine di descrivere più in profondità i termini del rapporto tra i giovani e il consumo di alcol, ponendo in relazione singoli soggetti, atteggiamenti e norme di comportamento. Nell'analisi dei risultati particolare rilievo viene dato alla riflessività e al risk management nel consumo di alcol da parte dei giovani intervistati.

Giovani e alcol: stili di consumo tra rischio e riflessività / Liuccio, Michaela; Cerase, Andrea; A., Di Stefano. - STAMPA. - (2012), pp. 205-218.

Giovani e alcol: stili di consumo tra rischio e riflessività

LIUCCIO, Michaela;CERASE, Andrea;
2012

Abstract

When investigating the issue of alcohol use at a young age, the social definitions that define the line between use and abuse appear extremely elusive, influenced by subjective motivations and changing "vintage climates." In reference to contemporary social logics often oriented all'oltrepassare the limit, to the risk, it is interesting from a key aspect of late modern subjectivity which is the development of a "reflexive habitus" (Sweetman, 2003), including in particular the dynamics between reflexivity-emotions-consumer (Archer, 2010). In this context, the meanings of drinking take an ethnographic approach that can overcome the aporias of the 'positivist', long dominant in public discourse on preventing and combating abuse (Cherrington, Chamberlain and Grixti 2006). The emergence of consumer behavior as dangerous binge drinking make it necessary to look back to the "qualitative" aspects of the complex array of meanings and individual motivations (Barnao, 2008). The research reported here was conducted through in-depth interviews with 50 subjects aged between 18 and 20 years, divided equally by gender and school membership (one public and one private school in the center of Rome) in order to describe in more depth the terms of the relationship between young people and alcohol consumption, by relating the individual subjects, attitudes and norms of comportamento.Nell 'analysis of the results is particularly important given the reflexivity and risk management in the consumption of alcohol by young people interviewed.
2012
Ricerca e sociologia della salute tra presente e futuro. Saggi di giovani studiosi italiani
9788820402051
Quando si indaga il tema del consumo di alcol in età giovanile, le definizioni sociali che delimitano il confine tra uso ed abuso appaiono estremamente sfuggenti, condizionate dalle motivazioni soggettive e da mutevoli “climi d’epoca”. In riferimento alle logiche sociali contemporanee spesso orientate all’oltrepassare il limite, al rischio, è interessante partire da un aspetto chiave della soggettività tardo moderna che è lo sviluppo di un “habitus riflessivo” (Sweetman, 2003), comprendendo in particolare le dinamiche tra riflessività-emozioni- consumo (Archer, 2010). In quest’ottica, i significati del bere richiedono un approccio etnografico che consenta di superare le aporie dell’approccio “positivista”, a lungo egemone nel discorso pubblico sulla prevenzione e lotta all’abuso (Cherrington, Chamberlain e Grixti 2006). L’affermarsi di comportamenti di consumo pericolosi come il binge drinking rendono necessario il volgere lo sguardo agli aspetti “qualitativi” della complessa matrice di significati e motivazioni individuali (Barnao, 2008). La ricerca qui presentata è stata condotta attraverso la realizzazione di 50 interviste in profondità a soggetti con un’età compresa tra i 18 e i 20 anni, equamente suddivisi per genere e per scuola di appartenenza (una scuola pubblica e una privata al centro di Roma), al fine di descrivere più in profondità i termini del rapporto tra i giovani e il consumo di alcol, ponendo in relazione singoli soggetti, atteggiamenti e norme di comportamento. Nell'analisi dei risultati particolare rilievo viene dato alla riflessività e al risk management nel consumo di alcol da parte dei giovani intervistati.
Giovani; alcol; stili di vita; stili di consumo
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Giovani e alcol: stili di consumo tra rischio e riflessività / Liuccio, Michaela; Cerase, Andrea; A., Di Stefano. - STAMPA. - (2012), pp. 205-218.
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/474438
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact