Il monaco nichilista. Vechi e l'etica del nichilismo russo

In Russia, in the Silver Age context of the early twentieth century, it took place a sort of philosophical and religious renaissance which reached on its highest expression in 1909 within the publication of the collection of essays entitled Vechi (Guidelines Landmarks), From Vechi , and in particular by the rate of Semen Frank ethics of nihilism. From this opera there is a draft of a revolutionary apocalypse prophecy, as a synthesis between catastrophic nihilism monastic intelligentsia and foolish nihilism of people.

Nel 1909 fu pubblicata in Russia il volume intitolata Vechi (Pietre miliari) che raccoglieva i saggi dei principali artefici del rinascimento filosofico e religioso (Berdjaev, Frank, Bulgakov, Struve.Sul piano storico-politico e culturale, inoltre, i vechovcy hanno indicato nel nichilismo il tratto più caratteristico della Weltanschauung dell’intelligencija. Diversamente dal nichilismo tedesco, che Leo Strauss ha definito “limitato” in quanto volto univocamente a distruggere la civiltà moderna il nichilismo russo è illimitato e si incentra sull’idea della pandistruzione. Il nichilismo russo è una sorta di eterotopia del nichilismo europeo e oltrepassa la linea gnoseologico-metafisica per diventare attiva forza politica indirizzata verso il completo annichilimento dei fondamenti spirituali e religiosi della cultura russa e dello Stato. Mentre per l’Occidente il nichilismo è un destino designato dall’incontro tra la tecnica planetaria e l’uomo moderno che sfocia nel sonnambulismo letale dell’eterno presente del postmodernismo reazionario, per la Russia, invece, il nichilismo è un tratto della propria identità metastorica e metapolitica.