In the Middle Ages and Modern Age, the mining activity by the architecture of the Republican and Imperial Rome to recover materials for the construction is a peculiar reality of the city and its surroundings, especially where there were pre-existing structures such as to afford and justify a productive and profitable operation . An example of this practice is the recent discovery of a stretch of the route of the Via Flaminia (built in 220 BC, near the present via Vitorchiano), along which there are some graves that have been dismantled and demolished during the Middle Ages and until the sixteenth century. In these quarries recycled material, both the symbolic is the economic value of the building materials have led to the development of a practice of felling, dismantling, decay of the architecture, it is a "selective demolition" that , in the face of a massive labor-intensive, allows the recovery of all those parts of the architecture that could be reintroduced into the housing market by finding, as a phoenix, a second life in the palaces and churches of Rome and Modern in other works well away from the Urbe.

Nel Medioevo e in età Moderna, l’attività estrattiva dalle architetture della Roma repubblicana e imperiale per recuperare materiali per la costruzione è una realtà peculiare della città e del suo intorno, specie laddove erano presenti preesistenze tali da permettere e giustificare una produttiva e redditizia operatività. Un esempio di questa consuetudine è nel recente rinvenimento di un tratto dell’antico tracciato della via Flaminia (costruita nel 220 a.C., a ridosso dell’attuale via Vitorchiano), lungo il quale sono alcune sepolture che sono state smontate e demolite nel corso del medioevo e fino al XVI secolo. In tali cave di materiale di recupero, sia la carica simbolica sia il valore economico dei materiali da costruzione hanno determinato la messa a punto di una prassi di abbattimento, di smantellamento, di disfacimento dell’architettura; si tratta di una “demolizione selettiva” che, a fronte di un massiccio impiego di manodopera, permette il recupero di tutte quelle parti dell’architettura che potevano essere reintrodotte nel mercato edilizio trovando, come un’araba fenice, una seconda vita nei palazzi e nelle chiese della Roma Moderna e in altre opere pure lontane dall’Urbe.

Il cantiere di smontaggio: la pietraia lungo la via Flaminia. Osservazioni sul recupero dei materiali da costruzione / M. G., D'Amelio; Esposito, Daniela. - STAMPA. - (2012), pp. 331-343.

Il cantiere di smontaggio: la pietraia lungo la via Flaminia. Osservazioni sul recupero dei materiali da costruzione

ESPOSITO, Daniela
2012

Abstract

In the Middle Ages and Modern Age, the mining activity by the architecture of the Republican and Imperial Rome to recover materials for the construction is a peculiar reality of the city and its surroundings, especially where there were pre-existing structures such as to afford and justify a productive and profitable operation . An example of this practice is the recent discovery of a stretch of the route of the Via Flaminia (built in 220 BC, near the present via Vitorchiano), along which there are some graves that have been dismantled and demolished during the Middle Ages and until the sixteenth century. In these quarries recycled material, both the symbolic is the economic value of the building materials have led to the development of a practice of felling, dismantling, decay of the architecture, it is a "selective demolition" that , in the face of a massive labor-intensive, allows the recovery of all those parts of the architecture that could be reintroduced into the housing market by finding, as a phoenix, a second life in the palaces and churches of Rome and Modern in other works well away from the Urbe.
2012
Sulla via Flaminia. Il mausoleo di Marco Nonio Macrino
9788837091026
Nel Medioevo e in età Moderna, l’attività estrattiva dalle architetture della Roma repubblicana e imperiale per recuperare materiali per la costruzione è una realtà peculiare della città e del suo intorno, specie laddove erano presenti preesistenze tali da permettere e giustificare una produttiva e redditizia operatività. Un esempio di questa consuetudine è nel recente rinvenimento di un tratto dell’antico tracciato della via Flaminia (costruita nel 220 a.C., a ridosso dell’attuale via Vitorchiano), lungo il quale sono alcune sepolture che sono state smontate e demolite nel corso del medioevo e fino al XVI secolo. In tali cave di materiale di recupero, sia la carica simbolica sia il valore economico dei materiali da costruzione hanno determinato la messa a punto di una prassi di abbattimento, di smantellamento, di disfacimento dell’architettura; si tratta di una “demolizione selettiva” che, a fronte di un massiccio impiego di manodopera, permette il recupero di tutte quelle parti dell’architettura che potevano essere reintrodotte nel mercato edilizio trovando, come un’araba fenice, una seconda vita nei palazzi e nelle chiese della Roma Moderna e in altre opere pure lontane dall’Urbe.
"Reimpiego"; "via Flaminia"; "Roma"; "cava"; "materiali da costruzione"; "riciclo"
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Il cantiere di smontaggio: la pietraia lungo la via Flaminia. Osservazioni sul recupero dei materiali da costruzione / M. G., D'Amelio; Esposito, Daniela. - STAMPA. - (2012), pp. 331-343.
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