La lettura di "Galassia Gutenberg" di M. McLuhan irrita, e intanto folgora. Superato lo sconcerto ci si arrende, immersi senza pietà in un impasto a mosaico di teorie sugli argomenti più disparati, che sembra assumere via via una sua coerenza, ma che cambia ogni minuto il suo aspetto fisico. Già nelle prime pagine: la narrativa orale antica, gli elisabettiani, le organizzazioni sociali “orali”, “scritte”, “elettriche”, e quella “cosa soltanto che non sappiamo” riguardo alle cause della rivoluzione tecnologica, poi la struttura del cervello, la natura metaforica del linguaggio, l’instabile equilibrio fra corpo, tecnologie e culture, il Novecento “elettrico” come scenario di crisi, tensione, globalizzazione e crollo definitivo di un intero sistema. Materiali, illuminazioni, e macerie del nostro vissuto occidentale, radunate e assemblate come piattaforma di lancio per il decollo di un’altra storia - quella dei media - solo apparentemente nuova. Perché della vecchia Galassia Gutenberg - se con questo nome si intende un mondo ordinato, o almeno un forzoso compromesso tra l’energia del big bang e l’ordine della scrittura - qui viene dichiarata, senza ritorno, l’implosione. Il saggio ripercorre uno dei classici della mediologia e ne individua la genesi, la struttura teorica e l'eredità tuttora attiva.
Marshall McLuhan, La Galassia Gutenberg. Nascita dell’uomo tipografico. La mente e il vortice / Ragone, Giovanni. - STAMPA. - (2012), pp. 145-160.
Marshall McLuhan, La Galassia Gutenberg. Nascita dell’uomo tipografico. La mente e il vortice
RAGONE, GIOVANNI
2012
Abstract
La lettura di "Galassia Gutenberg" di M. McLuhan irrita, e intanto folgora. Superato lo sconcerto ci si arrende, immersi senza pietà in un impasto a mosaico di teorie sugli argomenti più disparati, che sembra assumere via via una sua coerenza, ma che cambia ogni minuto il suo aspetto fisico. Già nelle prime pagine: la narrativa orale antica, gli elisabettiani, le organizzazioni sociali “orali”, “scritte”, “elettriche”, e quella “cosa soltanto che non sappiamo” riguardo alle cause della rivoluzione tecnologica, poi la struttura del cervello, la natura metaforica del linguaggio, l’instabile equilibrio fra corpo, tecnologie e culture, il Novecento “elettrico” come scenario di crisi, tensione, globalizzazione e crollo definitivo di un intero sistema. Materiali, illuminazioni, e macerie del nostro vissuto occidentale, radunate e assemblate come piattaforma di lancio per il decollo di un’altra storia - quella dei media - solo apparentemente nuova. Perché della vecchia Galassia Gutenberg - se con questo nome si intende un mondo ordinato, o almeno un forzoso compromesso tra l’energia del big bang e l’ordine della scrittura - qui viene dichiarata, senza ritorno, l’implosione. Il saggio ripercorre uno dei classici della mediologia e ne individua la genesi, la struttura teorica e l'eredità tuttora attiva.File | Dimensione | Formato | |
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