Bilanci partecipativi, giurie di cittadini, sondaggi deliberativi, town meeting sono solo alcuni esempi di nuovi strumenti per la partecipazione politica che si sono ampiamente diffusi nel corso degli ultimi venti anni in molte democrazie occidentali, caratterizzate dall’indebolimento degli istituti rappresentativi e da un’ondata di politiche neoliberiste. Attraverso tali tecniche s’intende includere cittadini «ordinari» nella costruzione delle scelte pubbliche, nell’ipotesi che ciò possa consentire di costruire decisioni di qualità migliore e più efficaci e di promuovere tanto processi di empowerment della cittadinanza, quanto una redistribuzione del potere decisionale. In realtà però molte analisi hanno dimostrato che gli impatti delle nuove forme di partecipazione sui contenuti delle decisioni pubbliche sono deboli o, quantomeno, incerti. Ma allora come spiegare questa crescente offerta istituzionale di partecipazione? Perché le nuove pratiche partecipative continuano a diffondersi rapidamente nonostante la loro capacità di influenzare le politiche sia ancora tutta da dimostrare? La tesi sostenuta nel libro è che la partecipazione si sia diffusa – diversamente da quanto affermato in molta letteratura recente, che ne enfatizza invece le potenzialità di democratizzazione dei processi decisionali – per la sua capacità di contribuire, insieme a tanti altri fattori, alla stabilizzazione e riproduzione del neoliberismo, favorendo il contenimento dei suoi costi economici e sociali e delle sue contraddizioni politiche. Attraverso un’analisi storica e sistemica del rapporto tra le nuove forme di partecipazione e il consolidamento del processo di neoliberalizzazione delle forme e dei contenuti dell’azione pubblica - che ricostruisce non solo quando e dove la partecipazione e il neoliberismo si sono storicamente intrecciati, ma anche perché e soprattutto come tale intreccio avviene - si propongono le coordinate interpretative di una sociologia critica della partecipazione.
Teoria critica della partecipazione. Un approccio sociologico / Moini, Giulio. - STAMPA. - (2012).
Teoria critica della partecipazione. Un approccio sociologico
MOINI, Giulio
2012
Abstract
Bilanci partecipativi, giurie di cittadini, sondaggi deliberativi, town meeting sono solo alcuni esempi di nuovi strumenti per la partecipazione politica che si sono ampiamente diffusi nel corso degli ultimi venti anni in molte democrazie occidentali, caratterizzate dall’indebolimento degli istituti rappresentativi e da un’ondata di politiche neoliberiste. Attraverso tali tecniche s’intende includere cittadini «ordinari» nella costruzione delle scelte pubbliche, nell’ipotesi che ciò possa consentire di costruire decisioni di qualità migliore e più efficaci e di promuovere tanto processi di empowerment della cittadinanza, quanto una redistribuzione del potere decisionale. In realtà però molte analisi hanno dimostrato che gli impatti delle nuove forme di partecipazione sui contenuti delle decisioni pubbliche sono deboli o, quantomeno, incerti. Ma allora come spiegare questa crescente offerta istituzionale di partecipazione? Perché le nuove pratiche partecipative continuano a diffondersi rapidamente nonostante la loro capacità di influenzare le politiche sia ancora tutta da dimostrare? La tesi sostenuta nel libro è che la partecipazione si sia diffusa – diversamente da quanto affermato in molta letteratura recente, che ne enfatizza invece le potenzialità di democratizzazione dei processi decisionali – per la sua capacità di contribuire, insieme a tanti altri fattori, alla stabilizzazione e riproduzione del neoliberismo, favorendo il contenimento dei suoi costi economici e sociali e delle sue contraddizioni politiche. Attraverso un’analisi storica e sistemica del rapporto tra le nuove forme di partecipazione e il consolidamento del processo di neoliberalizzazione delle forme e dei contenuti dell’azione pubblica - che ricostruisce non solo quando e dove la partecipazione e il neoliberismo si sono storicamente intrecciati, ma anche perché e soprattutto come tale intreccio avviene - si propongono le coordinate interpretative di una sociologia critica della partecipazione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.