Philip Roth. Fantasmi del desiderio.

«Il desiderio costruisce e crea il reale, noi soli siamo i giardinieri del misteriosissimo albero che spunterà», scrive Ernst Bloch in Spirito dell’utopia. Philip Roth, oltre che uno dei massimi scrittori viventi, è anche un attento e paziente giardiniere del desiderio, accudito e sottratto alle tentazioni del suo fratello ingordo ed infestante, il godimento. Per quanto pieno, il desiderio tende a non aver mai soddisfazione finale. Infatti anche in Roth, pur sospinto al colmo, non incontra mai un’akmé, proprio perché un apice assoluto del desiderio non si dà. Nel lavoro seguo le attenzioni che lo scrittore americano rivolge a questo Proteo dei sentimenti: innanzitutto nei suoi romanzi, dagli esordi a Nemesis, ma anche nelle conversazioni, nelle interviste e negli interventi più rapsodici, nella letteratura recente e meno recente sul tema. Per rendere più scorrevole il testo, ho lasciato ampio spazio all'apparato di note.