La TV dell'abbondanza : strategie di palinsesto e percorsi del consumo

In the late Eighties, the influence of politics on school culture and communication was experienced as more and more violence, abuse, and in the context of exhaustion of traditional normative and ideological moral points of reference, communication outlined a new role and a field of cultural exchange, in which the tv was made and vestal governess to changes and new scenarios . The power to dispose of reality and attribution of meaning to the world ceased to be delegated to collective demands and was a field of exercise and experimentation in audio-visual communication.

Alla fine degli anni Ottanta, l’influenza della politica su scuola, cultura e comunicazione comincia ad essere vissuta sempre più come violenza, prevaricazione, e nel contesto di esaurimento dei tradizionali punti di riferimento morale, normativo ed ideologico si delineava un ruolo nuovo del campo e dello scambio culturale e comunicativo in cui la tv si faceva vestale ed istitutrice ai cambiamenti e agli scenari del nuovo. La carica positiva di simili sconvolgimenti nella tradizionale socializzazione culturale e politica degli italiani era ravvisata in un processo di riappropriazione da parte del soggetto del potere di disposizione della realtà e di attribuzione di significato al mondo. Un potere che cessava di essere delegato a istanze collettive e momenti trascendenti rispetto al soggetto, compresa la politica, e trovava un campo di esercizio e sperimentazione nella comunicazione audiovisiva, e in particolare nel nuovo scenario di eccedenza dell’offerta, che sembrava attivare un’attitudine esplorativa e transattiva del soggetto in quanto razionale di scelte di relazione e portatore intenzionale di significati.