The theme of social responsibility has become very topical, especially following the significant impact that the United States had the scandals of Enron, Lehman Brothers and many other large companies, including the largest auditing firms the world, the Arthur Andersen. For many traders, as well as management scholars, this has meant the start of a crisis in the American capitalist system, due to the potential conflict of interest between managers and shareholders, as well as a real fall of ethical values ​​that are the foundation of the American business community. Similarly, in Europe there have been episodes very similar, they have grown the need for a rethinking of the mechanisms of corporate governance and company law in general. In Italy, for example, the Cirio and Parmalat cases, and the recent crisis, the Bank of Italy, have affected the public's attention, leading to the launch of a wide-ranging debate about the effectiveness of our system of supervision of financial markets, as well as some peculiarities of our national capitalism, being predominantly familiare.Tali considerations are the basis of the research project "Orientation ethical business and institutional forms of regulation: a study of the business of the Campania Region," presented by CUEIM and Riformed, to enforce the Law of 5 28/03/2002 (published on 02/01/2006 BURC No. 1 - DD.161 of 20/06/2007), funding of the Department of Research in the Campania Region for the period 2005 Search-2007.La intended to investigate the relationship between public regulation and entrepreneurial behavior in the awareness of the importance to conduct business - especially in our country - and the rules of the constraints imposed by the institutional system for excellence over the State. The modern enterprise, in fact, is not only an economic institution but it is included in a civilized society and pluralistic, it is also a social institution and policy. This means that the company, in creating wealth through the production of goods and services, makes decisions arising therefrom, but more immediately connected to socio-economic factors. In essence, the enterprise, as well as to justify in terms of profitability, efficiency and effectiveness, must also justify itself in terms of its impact on civil society as a whole. In this sense, it must seek and achieve social legitimacy, to regain the centrality that has qualified, over time, as an institution fundamental to economic progress, social and scientific. Hence, for the governing body, it follows the need to listen and dialogue with the context in which it operates and with which it relates. A context which qualifies more as a synthesis of a variety of subjects, cultures, bodies, expectations, demanding a government enterprise "composite", which is capable of combining real and finance, innovation and development, efficiency and legality, profit and respect for life and human dignity, under penalty of delegitimization sociale.Come highlighted by Saraceno, in fact, the firm is a system where government action has brought the process of relationship / interaction between components connected to each other. The responsibility of the government, therefore, can be traced in making the system "as possible aware", meaning that it should be made as far as possible "able to perceive stimuli that affect its future and to realize the significance that they have with respect to the goals that the system is pursuing. " These stimuli "can be rewarding or overwhelming, may originate from the environment or the interior of the system, however, are numerous and have an extreme variety." In particular, therefore, the conduct of the business and its future in the context of reference, can not be separated from the institutional framework, which qualifies, as already pointed out dall'ASV, supra system as relevant as critical for the resources dep

Il tema della responsabilità sociale è divenuto di grande attualità, soprattutto in seguito alle notevoli ripercussioni che, negli Stati Uniti, hanno avuto gli scandali della Enron, della Lehman Brothers e di altre numerose aziende di grandi dimensioni, ivi inclusa la più grande società di revisione al mondo, la Arthur Andersen. Per molti operatori economici, nonché studiosi di management, tutto ciò ha significato l’avvio di una crisi del sistema capitalistico americano, da ricondurre al potenziale conflitto di interessi tra manager e azionisti, nonché ad una vera e propria caduta di quei valori etici che sono il fondamento della business comunity americana. Parimenti, in Europa si sono verificati episodi molto simili, che hanno riproposto la necessità di un ripensamento dei meccanismi di corporate governance e del diritto societario in generale. In Italia, ad esempio, i casi Cirio e Parmalat, e la recente crisi della Banca d’Italia, hanno colpito l’attenzione pubblica, determinando l’avvio di un ampio dibattito circa l’efficacia del nostro sistema di controllo dei mercati finanziari, nonché su alcune peculiarità del capitalismo nostrano, di natura prevalentemente familiare. Tali considerazioni sono alla base del progetto di ricerca “Orientamento etico d'impresa e forme di regolamentazione istituzionale: uno studio sulle imprese della Regione Campania”, presentato dal Cueim e dalla Riformed, a valere della Legge 5 del 28/03/2002 (pubblicato sul BURC n°1 del 02/01/2006 - DD.161 del 20/06/2007), su finanziamento dell’Assessorato alla Ricerca della Regione Campania per il triennio 2005-2007. La Ricerca ha inteso investigare il rapporto tra regolamentazione pubblica e comportamento imprenditoriale, nella consapevolezza dell’importanza, per la condotta aziendale - soprattutto nel nostro paese - dei vincoli e dalle regole imposte dal sovra sistema istituzionale per eccellenza: lo Stato. L’impresa moderna, infatti, non è soltanto un’istituzione economica ma, essendo inserita in una società civile e pluralista, è anche un’istituzione sociale e politica. Questo significa che l’impresa, nel creare ricchezza a mezzo della produzione di beni e servizi, assume decisioni da ciò derivanti, ma più immediatamente collegabili ad ambiti socio-economici. In sostanza, l’impresa, oltre a giustificarsi in termini di redditività, efficienza ed efficacia, deve anche legittimarsi in termini di impatto sulla società civile nel suo complesso. In tal senso, deve ricercare e conseguire legittimazione sociale, per riacquisire quella centralità che l’ha qualificata, nel tempo, quale istituzione fondante del progresso economico, sociale e scientifico. Di qui, per l’organo di governo, discende la necessità di ascoltare e dialogare con il contesto in cui l’impresa opera e con cui si relaziona. Un contesto che si qualifica sempre più come sintesi di una pluralità di soggetti, di culture, di istanze, di aspettative; esigente un governo d’impresa “composito”, ossia capace di coniugare reale e finanza, innovazione e sviluppo, efficienza e legalità, profitto e rispetto della vita e della dignità umane, a pena di delegittimazione sociale. Come sottolineato da Saraceno, infatti, l’impresa è un sistema dove l’azione di governo è il portato dei processi di relazione/interazione tra componenti tra loro connesse. La responsabilità dell’azione di governo, pertanto, può rintracciarsi nel rendere il sistema “il più possibile consapevole”, intendendo con ciò che deve essere reso il più possibile “capace di percepire gli stimoli che interessano il suo divenire e di rendersi conto del significato che essi hanno rispetto agli obiettivi che il sistema persegue”. Tali stimoli “possono essere gratificanti od opprimenti, possono avere origine dall’ambiente o nell’interno del sistema, sono comunque numerosissimi e presentano un’estrema varietà”. In modo particolare, pertanto, il comportamento dell’impresa, ed il suo divenire nel contesto di riferimento, non può prescindere dal quadro istituzionale di riferimento, che si qualifica, come già sottolineato dall’ASV, come sovra sistema rilevante, in quanto critico per le risorse apportate ed influente per i vincoli imposti. Il sovra sistema istituzionale, infatti, racchiude ciascuno dei sovra sistemi in grado di dettare leggi e regole all’OdG di un’impresa e può includere, pertanto, enti di natura sovranazionale (Cee, WTO) o nazionale (Stato, enti di controllo istituzionali - Authority, Consob, enti territoriali) caratterizzati da una forte influenza nei confronti dell’impresa (potestà legislativa, regolamentativa, etc.). In tal senso, possono anche apportare risorse utili all’impresa, sia di natura materiale (finanziamenti economici e infrastrutture), sia immateriale (in termini di informazioni e conoscenze). Tutto ciò serve a ribadire la criticità e l’influenza della regolamentazione istituzionale nei confronti degli orientamenti imprenditoriali. Di ciò si è occupato il progetto di ricerca precedentemente richiamato, i cui risultati sono stati dibattuti nel workshop internazionale di Gaeta del 4 luglio 2008, intitolato “Risk and ethics between Public Administration and Firm. Il workshop ha visto la partecipazione di numerosi ricercatori e studiosi di altri paesi, che hanno addotto le loro esperienze sul tema. Le esperienze di studio scaturenti dall’incontro sono state, infine, raccolte e sintetizzate nel presente Rapporto di Ricerca di Sinergie.

Le dinamiche comportamentali delle imprese tra rischio sistemico ed orientamenti etici. Una presentazione della ricerca CUEIM (ex L. 5 Regione Campania) / Golinelli, Gaetano; ESPOSITO DE FALCO, Salvatore. - STAMPA. - (2009), pp. 1-113.

Le dinamiche comportamentali delle imprese tra rischio sistemico ed orientamenti etici. Una presentazione della ricerca CUEIM (ex L. 5 Regione Campania)

GOLINELLI, Gaetano;ESPOSITO DE FALCO, SALVATORE
2009

Abstract

The theme of social responsibility has become very topical, especially following the significant impact that the United States had the scandals of Enron, Lehman Brothers and many other large companies, including the largest auditing firms the world, the Arthur Andersen. For many traders, as well as management scholars, this has meant the start of a crisis in the American capitalist system, due to the potential conflict of interest between managers and shareholders, as well as a real fall of ethical values ​​that are the foundation of the American business community. Similarly, in Europe there have been episodes very similar, they have grown the need for a rethinking of the mechanisms of corporate governance and company law in general. In Italy, for example, the Cirio and Parmalat cases, and the recent crisis, the Bank of Italy, have affected the public's attention, leading to the launch of a wide-ranging debate about the effectiveness of our system of supervision of financial markets, as well as some peculiarities of our national capitalism, being predominantly familiare.Tali considerations are the basis of the research project "Orientation ethical business and institutional forms of regulation: a study of the business of the Campania Region," presented by CUEIM and Riformed, to enforce the Law of 5 28/03/2002 (published on 02/01/2006 BURC No. 1 - DD.161 of 20/06/2007), funding of the Department of Research in the Campania Region for the period 2005 Search-2007.La intended to investigate the relationship between public regulation and entrepreneurial behavior in the awareness of the importance to conduct business - especially in our country - and the rules of the constraints imposed by the institutional system for excellence over the State. The modern enterprise, in fact, is not only an economic institution but it is included in a civilized society and pluralistic, it is also a social institution and policy. This means that the company, in creating wealth through the production of goods and services, makes decisions arising therefrom, but more immediately connected to socio-economic factors. In essence, the enterprise, as well as to justify in terms of profitability, efficiency and effectiveness, must also justify itself in terms of its impact on civil society as a whole. In this sense, it must seek and achieve social legitimacy, to regain the centrality that has qualified, over time, as an institution fundamental to economic progress, social and scientific. Hence, for the governing body, it follows the need to listen and dialogue with the context in which it operates and with which it relates. A context which qualifies more as a synthesis of a variety of subjects, cultures, bodies, expectations, demanding a government enterprise "composite", which is capable of combining real and finance, innovation and development, efficiency and legality, profit and respect for life and human dignity, under penalty of delegitimization sociale.Come highlighted by Saraceno, in fact, the firm is a system where government action has brought the process of relationship / interaction between components connected to each other. The responsibility of the government, therefore, can be traced in making the system "as possible aware", meaning that it should be made as far as possible "able to perceive stimuli that affect its future and to realize the significance that they have with respect to the goals that the system is pursuing. " These stimuli "can be rewarding or overwhelming, may originate from the environment or the interior of the system, however, are numerous and have an extreme variety." In particular, therefore, the conduct of the business and its future in the context of reference, can not be separated from the institutional framework, which qualifies, as already pointed out dall'ASV, supra system as relevant as critical for the resources dep
2009
Il tema della responsabilità sociale è divenuto di grande attualità, soprattutto in seguito alle notevoli ripercussioni che, negli Stati Uniti, hanno avuto gli scandali della Enron, della Lehman Brothers e di altre numerose aziende di grandi dimensioni, ivi inclusa la più grande società di revisione al mondo, la Arthur Andersen. Per molti operatori economici, nonché studiosi di management, tutto ciò ha significato l’avvio di una crisi del sistema capitalistico americano, da ricondurre al potenziale conflitto di interessi tra manager e azionisti, nonché ad una vera e propria caduta di quei valori etici che sono il fondamento della business comunity americana. Parimenti, in Europa si sono verificati episodi molto simili, che hanno riproposto la necessità di un ripensamento dei meccanismi di corporate governance e del diritto societario in generale. In Italia, ad esempio, i casi Cirio e Parmalat, e la recente crisi della Banca d’Italia, hanno colpito l’attenzione pubblica, determinando l’avvio di un ampio dibattito circa l’efficacia del nostro sistema di controllo dei mercati finanziari, nonché su alcune peculiarità del capitalismo nostrano, di natura prevalentemente familiare. Tali considerazioni sono alla base del progetto di ricerca “Orientamento etico d'impresa e forme di regolamentazione istituzionale: uno studio sulle imprese della Regione Campania”, presentato dal Cueim e dalla Riformed, a valere della Legge 5 del 28/03/2002 (pubblicato sul BURC n°1 del 02/01/2006 - DD.161 del 20/06/2007), su finanziamento dell’Assessorato alla Ricerca della Regione Campania per il triennio 2005-2007. La Ricerca ha inteso investigare il rapporto tra regolamentazione pubblica e comportamento imprenditoriale, nella consapevolezza dell’importanza, per la condotta aziendale - soprattutto nel nostro paese - dei vincoli e dalle regole imposte dal sovra sistema istituzionale per eccellenza: lo Stato. L’impresa moderna, infatti, non è soltanto un’istituzione economica ma, essendo inserita in una società civile e pluralista, è anche un’istituzione sociale e politica. Questo significa che l’impresa, nel creare ricchezza a mezzo della produzione di beni e servizi, assume decisioni da ciò derivanti, ma più immediatamente collegabili ad ambiti socio-economici. In sostanza, l’impresa, oltre a giustificarsi in termini di redditività, efficienza ed efficacia, deve anche legittimarsi in termini di impatto sulla società civile nel suo complesso. In tal senso, deve ricercare e conseguire legittimazione sociale, per riacquisire quella centralità che l’ha qualificata, nel tempo, quale istituzione fondante del progresso economico, sociale e scientifico. Di qui, per l’organo di governo, discende la necessità di ascoltare e dialogare con il contesto in cui l’impresa opera e con cui si relaziona. Un contesto che si qualifica sempre più come sintesi di una pluralità di soggetti, di culture, di istanze, di aspettative; esigente un governo d’impresa “composito”, ossia capace di coniugare reale e finanza, innovazione e sviluppo, efficienza e legalità, profitto e rispetto della vita e della dignità umane, a pena di delegittimazione sociale. Come sottolineato da Saraceno, infatti, l’impresa è un sistema dove l’azione di governo è il portato dei processi di relazione/interazione tra componenti tra loro connesse. La responsabilità dell’azione di governo, pertanto, può rintracciarsi nel rendere il sistema “il più possibile consapevole”, intendendo con ciò che deve essere reso il più possibile “capace di percepire gli stimoli che interessano il suo divenire e di rendersi conto del significato che essi hanno rispetto agli obiettivi che il sistema persegue”. Tali stimoli “possono essere gratificanti od opprimenti, possono avere origine dall’ambiente o nell’interno del sistema, sono comunque numerosissimi e presentano un’estrema varietà”. In modo particolare, pertanto, il comportamento dell’impresa, ed il suo divenire nel contesto di riferimento, non può prescindere dal quadro istituzionale di riferimento, che si qualifica, come già sottolineato dall’ASV, come sovra sistema rilevante, in quanto critico per le risorse apportate ed influente per i vincoli imposti. Il sovra sistema istituzionale, infatti, racchiude ciascuno dei sovra sistemi in grado di dettare leggi e regole all’OdG di un’impresa e può includere, pertanto, enti di natura sovranazionale (Cee, WTO) o nazionale (Stato, enti di controllo istituzionali - Authority, Consob, enti territoriali) caratterizzati da una forte influenza nei confronti dell’impresa (potestà legislativa, regolamentativa, etc.). In tal senso, possono anche apportare risorse utili all’impresa, sia di natura materiale (finanziamenti economici e infrastrutture), sia immateriale (in termini di informazioni e conoscenze). Tutto ciò serve a ribadire la criticità e l’influenza della regolamentazione istituzionale nei confronti degli orientamenti imprenditoriali. Di ciò si è occupato il progetto di ricerca precedentemente richiamato, i cui risultati sono stati dibattuti nel workshop internazionale di Gaeta del 4 luglio 2008, intitolato “Risk and ethics between Public Administration and Firm. Il workshop ha visto la partecipazione di numerosi ricercatori e studiosi di altri paesi, che hanno addotto le loro esperienze sul tema. Le esperienze di studio scaturenti dall’incontro sono state, infine, raccolte e sintetizzate nel presente Rapporto di Ricerca di Sinergie.
dimamiche; rischio; Etica
Golinelli, Gaetano; ESPOSITO DE FALCO, Salvatore
06 Curatela::06a Curatela
Le dinamiche comportamentali delle imprese tra rischio sistemico ed orientamenti etici. Una presentazione della ricerca CUEIM (ex L. 5 Regione Campania) / Golinelli, Gaetano; ESPOSITO DE FALCO, Salvatore. - STAMPA. - (2009), pp. 1-113.
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