L'opera di Borromini in San Giovanni in Laterano: gli anni della fabbrica (1646-1650)

The result of desk research mainly addressed the Archives of the Spada family, now preserved in the State Archives of Rome, a systematic survey dell'ingente corpus of drawings by Borromini, many of them unpublished, a knowledge of the monument also through a campaign planimetric survey, the study focuses on the years between 1646 and 1650, during which he was completely renovated the longitudinal body of the Cathedral of Rome in view of the Holy Year. The discussion will first analyze the constraints that Borromini had to watch from the very early stages of design, influences seen as obstacles to a critical tradition that has seen the work of Borromini a result of incomplete and fragmentary, but here mainly valued as problems addressed and resolved in part during a complex design process that interacts with the existing monument. This issue is highlighted in delineating the tormented history of the yard, the numerous proposals for the decisive elements of the nave, the static system and the articulation of the aisles. The analysis also discusses the proportional criteria according to which it is designed the nave and the repertoire of images with which the decoration transmits symbolic references related to the Constantinian basilica renewed.

Frutto di ricerche documentarie soprattutto rivolte all'Archivio della famiglia Spada, ora conservato nell'Archivio di Stato di Roma, di una ricognizione sistematica dell'ingente corpus di disegni di Borromini, molti dei quali inediti, di una conoscenza del monumento anche tramite una campagna di rilevamento planimetrico, lo studio si incentra sugli anni tra il 1646 e il 1650, durante i quali venne rinnovato interamente il corpo longitudinale della Cattedrale di Roma in vista dell'imminente Anno Santo. La trattazione esamina anzitutto i condizionamenti che Borromini dovette osservare sin dalle prime battute della progettazione; condizionamenti visti come ostacoli da una tradizione critica che ha considerato l'opera di Borromini un esito incompiuto e frammentario, ma qui prevalentemente valutati come problemi affrontati e in parte risolti nel corso di un complesso iter progettuale che dialoga con le preesistenze del monumento. Questa problematica viene messa in risalto nel delineare le tormentate vicende del cantiere, le molteplici proposte per gli elementi determinanti della navata centrale, il sistema statico e l'articolazione delle navate laterali. L'analisi approfondisce inoltre i criteri proporzionali in base ai quali viene progettata la navata centrale e il repertorio d'immagini con cui l'apparato decorativo trasmette i riferimenti simbolici connessi alla basilica costantiniana rinnovata.