Per piazza Roma si propone una manipolazione delle quote del suolo a formare un basamento, un bastione in pietra di Alcamo, che quasi rifiuta la definizione tettonica dell’edificio; una piazza in pendio dalla geometria complesse ed una fontana dalla cento cannelle disegnate da Mimmo Paladino: una teoria di maschere ed elmi di antichi guerrieri. La piazza Umberto I incarna la stasi, l’isotropia dello spazio. L’architettura che fronteggia la chiesa è pensata come una macchina dalla struttura in legno lamellare, anch’ essa animata da sculture di paladino. Piazza Salandra, infine, è definita da un filare di palme che delimitano l’ambito pedonale da quello carrabile e da un alto margine dall’ andamento spezzato che produce temi spaziali sorprendenti e quote urbane diversificate.
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Nome del progetto: | Concorso nazionale di idee per Gela: “una via, tre piazze” , (CL) | |
Data di pubblicazione: | 1993 | |
Autore/i del progetto: | ||
Breve descrizione del progetto: | Per piazza Roma si propone una manipolazione delle quote del suolo a formare un basamento, un bastione in pietra di Alcamo, che quasi rifiuta la definizione tettonica dell’edificio; una piazza in pendio dalla geometria complesse ed una fontana dalla cento cannelle disegnate da Mimmo Paladino: una teoria di maschere ed elmi di antichi guerrieri. La piazza Umberto I incarna la stasi, l’isotropia dello spazio. L’architettura che fronteggia la chiesa è pensata come una macchina dalla struttura in legno lamellare, anch’ essa animata da sculture di paladino. Piazza Salandra, infine, è definita da un filare di palme che delimitano l’ambito pedonale da quello carrabile e da un alto margine dall’ andamento spezzato che produce temi spaziali sorprendenti e quote urbane diversificate. | |
Appartiene alla tipologia: | 10a Progetto di architettura, di restauro, urbano o di paesaggio |