The means of mass communication, now more than ever, assume the role of agent of socialization and contribute to the construction of new social representations: they produce and perpetuate stereotypes that crystallize in the individual and collective, determined and defined by the goods produced by 'cultural industry. Of course, it is not possible to speak of social representation, understood as the work of labeling by the media, not to point out that this process unfolds on three main actors: the migrants, the social fabric of arrival and the media. With this background, this paper aims to reflect on the mass media as an agency of socialization, on two different but complementary plans. On the one hand, the more the audience belonging to the social fabric of arrival warns representations produced by the media in a accordance with its common sense, the more these representations will be reassuring, accepted and shared. On the other hand, the mass media influence the construction of the world view of the migrant before he reaches the country of destination and, as a result, they lose their authority over the long term, that is, when the process of integration into the host society reaches a more advanced stage.

I mezzi di comunicazione di massa, oggi più di ieri, assumono il ruolo di agenzia di socializzazione e contribuiscono alla costruzione di nuove rappresentazioni sociali: essi producono e perpetuano stereotipi che si cristallizzano nell’immaginario individuale e collettivo, determinato e definito dai beni prodotti dall’industria culturale. Naturalmente, non è possibile parlare di rappresentazione sociale, intesa come opera di etichettamento da parte dei mass media, senza rimarcare che tale processo si dispiega su tre grandi attori: migranti, tessuto sociale di arrivo e mezzi di comunicazione. Con tali premesse, questo paper intende riflettere sui mass media come agenzia di socializzazione, su due piani differenti ma complementari. Da un lato, quanto più lo spettatore appartenente al tessuto sociale di arrivo avverte nelle rappresentazioni prodotte dai media una conformità al suo senso comune, tanto più tali rappresentazioni saranno rassicuranti, accettate e condivise. D’altro canto, i mass media influenzano la costruzione della visione del mondo del migrante ancor prima che egli raggiunga il paese di destinazione mentre, in seguito, essi perdono di autorevolezza sul lungo periodo, ovvero, quando il processo di integrazione nella società ospitante raggiunge uno stadio più avanzato.

Processi di socializzazione e mass media: un Giano bifronte tra autoctoni e migranti / Gianturco, Giovanna; Colella, F.. - (2012). (Intervento presentato al convegno “Destination Italy: Representing Migration in Contemporary Media and Narrative” tenutosi a Oxford).

Processi di socializzazione e mass media: un Giano bifronte tra autoctoni e migranti

GIANTURCO, Giovanna;F. Colella
2012

Abstract

The means of mass communication, now more than ever, assume the role of agent of socialization and contribute to the construction of new social representations: they produce and perpetuate stereotypes that crystallize in the individual and collective, determined and defined by the goods produced by 'cultural industry. Of course, it is not possible to speak of social representation, understood as the work of labeling by the media, not to point out that this process unfolds on three main actors: the migrants, the social fabric of arrival and the media. With this background, this paper aims to reflect on the mass media as an agency of socialization, on two different but complementary plans. On the one hand, the more the audience belonging to the social fabric of arrival warns representations produced by the media in a accordance with its common sense, the more these representations will be reassuring, accepted and shared. On the other hand, the mass media influence the construction of the world view of the migrant before he reaches the country of destination and, as a result, they lose their authority over the long term, that is, when the process of integration into the host society reaches a more advanced stage.
2012
I mezzi di comunicazione di massa, oggi più di ieri, assumono il ruolo di agenzia di socializzazione e contribuiscono alla costruzione di nuove rappresentazioni sociali: essi producono e perpetuano stereotipi che si cristallizzano nell’immaginario individuale e collettivo, determinato e definito dai beni prodotti dall’industria culturale. Naturalmente, non è possibile parlare di rappresentazione sociale, intesa come opera di etichettamento da parte dei mass media, senza rimarcare che tale processo si dispiega su tre grandi attori: migranti, tessuto sociale di arrivo e mezzi di comunicazione. Con tali premesse, questo paper intende riflettere sui mass media come agenzia di socializzazione, su due piani differenti ma complementari. Da un lato, quanto più lo spettatore appartenente al tessuto sociale di arrivo avverte nelle rappresentazioni prodotte dai media una conformità al suo senso comune, tanto più tali rappresentazioni saranno rassicuranti, accettate e condivise. D’altro canto, i mass media influenzano la costruzione della visione del mondo del migrante ancor prima che egli raggiunga il paese di destinazione mentre, in seguito, essi perdono di autorevolezza sul lungo periodo, ovvero, quando il processo di integrazione nella società ospitante raggiunge uno stadio più avanzato.
File allegati a questo prodotto
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/442608
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact