ABSTRACT The tendency of a part of architecture to be conceived a form of individual expression – which mainly tends to be collection of a variety of architectural objects in the city – according to a generically defined “imposing” on the context logic, in contraposition to this there is a conceived architecture, like a “dispositive” and in particular a “relational dispositive”; the possible evolution of the idea of an architectural object which moves from the value of its “transfigurative” capacity and its potential use (creative or multiple). / This type of project invest the “new”, “existing” or “free” granting them capacity multiple potentials, it invests architecture – giving it new roles and meanings – pursuing the target to develop its relational character in all its possible variations. ‘Alla tendenza di una parte dell’architettura ad essere concepita come forma di espressione individuale - tesa a proporre principalmente una varietà di oggetti architettonici da collezionare nella città - secondo una logica che si potrebbe genericamente definire ‘impositiva’ sull’intorno, si contrappone un’architettura concepita (al contrario) come ‘dispositivo’ e in particolare come ‘dispositivo relazionale’; quest’ultima costituisce una possibile evoluzione dell’idea stessa di oggetto architettonico che muove dalla valorizzazione delle sue capacità ‘trasfigurative’ e di uso potenziale (creativo o multiplo).’ ‘Questo tipo di progetto investe il ‘nuovo’, l’ ‘esistente’ o il ‘disponibile’ informandoli di capacità e potenziali multipli, di fatto investe l’architettura - caricandola di nuovi ruoli e significati - perseguendo l’obiettivo di svilupparne il carattere relazionale nelle sue molte declinazioni.’
Architettura come Dispositivo Relazionale nel Progetto e nel Paesaggio Contemporanei. Nuovi spazi pubblici e nuovi habitat / Leone, Sabrina. - STAMPA. - (2012), pp. 53-61.
Architettura come Dispositivo Relazionale nel Progetto e nel Paesaggio Contemporanei. Nuovi spazi pubblici e nuovi habitat
LEONE, Sabrina
2012
Abstract
ABSTRACT The tendency of a part of architecture to be conceived a form of individual expression – which mainly tends to be collection of a variety of architectural objects in the city – according to a generically defined “imposing” on the context logic, in contraposition to this there is a conceived architecture, like a “dispositive” and in particular a “relational dispositive”; the possible evolution of the idea of an architectural object which moves from the value of its “transfigurative” capacity and its potential use (creative or multiple). / This type of project invest the “new”, “existing” or “free” granting them capacity multiple potentials, it invests architecture – giving it new roles and meanings – pursuing the target to develop its relational character in all its possible variations. ‘Alla tendenza di una parte dell’architettura ad essere concepita come forma di espressione individuale - tesa a proporre principalmente una varietà di oggetti architettonici da collezionare nella città - secondo una logica che si potrebbe genericamente definire ‘impositiva’ sull’intorno, si contrappone un’architettura concepita (al contrario) come ‘dispositivo’ e in particolare come ‘dispositivo relazionale’; quest’ultima costituisce una possibile evoluzione dell’idea stessa di oggetto architettonico che muove dalla valorizzazione delle sue capacità ‘trasfigurative’ e di uso potenziale (creativo o multiplo).’ ‘Questo tipo di progetto investe il ‘nuovo’, l’ ‘esistente’ o il ‘disponibile’ informandoli di capacità e potenziali multipli, di fatto investe l’architettura - caricandola di nuovi ruoli e significati - perseguendo l’obiettivo di svilupparne il carattere relazionale nelle sue molte declinazioni.’I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


