From Williams’ groundbreaking article on, moral or practical internalism has been mainly proposed and discussed as a directly, first-order practical thesis. The thesis is that, in order for something to count as a reason for acting for an agent or which an agent has, there must be a special relation between such putative reason and the agent’s motivations or generically grounds of action; a relation, in turn, which must be possibly present and operating in the agent’s deliberations. I call this deliberative internalism; in the paper I give a qualified defense of it against some common and less common objections. However, even though deliberative internalism is a sound thesis about practical reasons and practical normativity in general, it is also a seriously incomplete one. In the second part of the paper I attempt to characterize a complementary, second-order position of internalism, focused on the a priori conditions of practical thought in general; and broadly inspired to the Fregean notion of Sinn. A partire dal fondamentale saggio di Williams, le esposizioni e la discussione dell’internalismo morale o pratico lo hanno investito nella forma di una tesi direttamente pratica o pratica al primo ordine. La tesi è che, perché qualcosa conti come una ragione di agire per un agente o una ragione che un agente ha, deve esservi una relazione speciale fra questa presunta ragione e le motivazioni o in generale i principi di azione dell’agente; e che tale relazione deve potere essere presente e attiva nelle deliberazioni dell’agente. Questo è ciò che chiamo internalismo deliberativo; in questo lavoro ne offro una difesa motivata contro alcune obiezioni, comuni o sofisticate. Tuttavia l’internalismo deliberativo, sebbene sia una tesi corretta riguardo alle ragioni pratiche e alla normatività pratica in generale, è anche seriamente incompleto. Nella seconda parte del mio lavoro cerco di caratterizzare una tesi di internalismo di secondo ordine, complementare rispetto a quella deliberativa; tale tesi investe le condizioni a priori del pensiero pratico in generale; e si ispira alla nozione Fregeana di senso.
Una riformulazione dell'internalismo / Magri, Tito. - STAMPA. - (2010), pp. 324-354.
Una riformulazione dell'internalismo
MAGRI, Tito
2010
Abstract
From Williams’ groundbreaking article on, moral or practical internalism has been mainly proposed and discussed as a directly, first-order practical thesis. The thesis is that, in order for something to count as a reason for acting for an agent or which an agent has, there must be a special relation between such putative reason and the agent’s motivations or generically grounds of action; a relation, in turn, which must be possibly present and operating in the agent’s deliberations. I call this deliberative internalism; in the paper I give a qualified defense of it against some common and less common objections. However, even though deliberative internalism is a sound thesis about practical reasons and practical normativity in general, it is also a seriously incomplete one. In the second part of the paper I attempt to characterize a complementary, second-order position of internalism, focused on the a priori conditions of practical thought in general; and broadly inspired to the Fregean notion of Sinn. A partire dal fondamentale saggio di Williams, le esposizioni e la discussione dell’internalismo morale o pratico lo hanno investito nella forma di una tesi direttamente pratica o pratica al primo ordine. La tesi è che, perché qualcosa conti come una ragione di agire per un agente o una ragione che un agente ha, deve esservi una relazione speciale fra questa presunta ragione e le motivazioni o in generale i principi di azione dell’agente; e che tale relazione deve potere essere presente e attiva nelle deliberazioni dell’agente. Questo è ciò che chiamo internalismo deliberativo; in questo lavoro ne offro una difesa motivata contro alcune obiezioni, comuni o sofisticate. Tuttavia l’internalismo deliberativo, sebbene sia una tesi corretta riguardo alle ragioni pratiche e alla normatività pratica in generale, è anche seriamente incompleto. Nella seconda parte del mio lavoro cerco di caratterizzare una tesi di internalismo di secondo ordine, complementare rispetto a quella deliberativa; tale tesi investe le condizioni a priori del pensiero pratico in generale; e si ispira alla nozione Fregeana di senso.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.