Francesco I e il rinnovamento urbano di Parigi : un approccio graduale (1528-1540)

Towards 1530 Francis I concentrated his building activity on the châteaux of Chambord, Fontainebleau and Saint-Germain-en-Laye, while in Paris work began on Saint-Eustache, the Hôtel de Ville and the Legate’s Room at the Hôtel-Dieu, all of which were the work of patrons closely connected with the sovereign. On a larger scale than their urban context and openly Renaissance in style, the three buildings constitute new urban poles and inaugurate the architectural and cultural renewal of the decade that followed. The political motivations that impelled the king to encourage these works are to be found in the events following the Battle of Pavia (1525) and the 'lit de justice' in 1527, arising in turn from the disorders generated by the Concordat with Pope Leo X in 1516

Agli inizi degli anni Trenta del Cinquecento il re di Francia concentra la sua committenza architettonica nella valle della Loira e nei castelli di Fontainbleau e Saint-Germain-en-Laye, senza interessarsi direttamente alla città di Parigi. Negli stessi anni nella capitale vengono iniziati, quasi simultaneamente, i cantieri della chiesa di Saint-Eustache, dell'Hotel de ville e della salle du Légat dell'Hotel-Dieu, tutti riconducibili a committenti strettamente legati al sovrano. Questi interventi, caratterizzati da dimensioni fuori scala rispetto al contesto urbano e dall'apertura agli stilemi rinascimentali, costituiscono nuove polarità urbane, aprendo la strada al rinnovamento architettonico e culturale che nel decennio successivo Francesco I opererà su Parigi. Le motivazioni politiche che spingono il re a sostenere da lontano questi interventi, occupandosi apparentemente solo delle sue residenze, vanno ricercate negli avvenimenti susseguitisi tra la battaglia di Pavia (1525) e il lit de justice del 1527, ma affondano le radici nei disordini generati dalla firma del Concordato con Leone X nel 1516.