Tra Ottocento e Novecento il progresso inaugurato dai mezzi di trasporto e di comunicazione impone agli individui un cambiamento delle modalità tradizionali dell'abitare il mondo. Il progresso e la conseguente velocizzazione dell'agire sembra privare azioni e relazioni del loro senso più profondo. Il mutato rapporto fra spazio e tempo si fa dunque tratto essenziale dell'esperienza moderna, fino a incarnare l'essenza stessa della nostra contemporaneità. Le tecnologie di comunicazione digitale non fanno eccezione, e anzi contribuiscono a ridurre il tempo all'istante, alla precipitazione nella simultaneità. Così la rete, e i canali delle chat in particolare, diventano il luogo in cui i giovani sperimentano un tempo istantaneo che - al contrario di quanto si potrebbe ritenere - è produttivo e relazionale, sullo sfondo di un nomadismo che consente la relazione con l'estraneo e con le imagini che esso attiva.
Scheda prodotto non validato
Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo
Titolo: | Veloce/mente. Il tempo nella modernità | |
Autori: | ||
Data di pubblicazione: | 2007 | |
Handle: | http://hdl.handle.net/11573/435241 | |
ISBN: | 9788883535406 | |
Appartiene alla tipologia: | 02a Capitolo o Articolo |