Partendo da una rapida indagine sull’importanza del colore in architettura, la ricerca sottolinea come il colore sia una delle determinanti che hanno sempre contribuito a conferire qualità e dignità alle cose del mondo ed all’organizzazione formale della città. Integrato ai tanti ingredienti del sistema architettura, il colore è elemento coessenziale alle esperienze visive e percettive, a quei processi cognitivi e valutativi che portano ad apprezzare o meno cose, case e volumi. In altre parole, le diverse tonalità cromatiche che conferiamo agli oggetti e dalle quali siamo toccati, appartengono al regno ostinato dei tentativi che sempre facciamo per plasmare il mondo materiale che ci circonda, per dargli una forma che riteniamo gradevole e nella quale ci ri-conosciamo o ci conosciamo di nuovo. Pertanto, la dimensione estetico-formale delle cose è essa stessa, se ben integrata al complesso delle altre esperienze, una ricerca formativa, evolutiva e di crescita personale che ci conduce lontani dagli albori dell’esperienza di vita. Muovendosi tra le innumerevoli realizzazioni tecnologiche che mettono in forma il colore (che è sempre luce e materia), il presente studio cerca di capire ed approfondire alcune delle possibilità consentite dalle più recenti applicazioni di pellicole multicromatiche di rivestimento, in particolare i rivestimenti a lamine dicroiche.
I rivestimenti dicroici in architettura / DEL VESCOVO, Cesare. - ELETTRONICO. - (2010).
I rivestimenti dicroici in architettura
DEL VESCOVO, Cesare
2010
Abstract
Partendo da una rapida indagine sull’importanza del colore in architettura, la ricerca sottolinea come il colore sia una delle determinanti che hanno sempre contribuito a conferire qualità e dignità alle cose del mondo ed all’organizzazione formale della città. Integrato ai tanti ingredienti del sistema architettura, il colore è elemento coessenziale alle esperienze visive e percettive, a quei processi cognitivi e valutativi che portano ad apprezzare o meno cose, case e volumi. In altre parole, le diverse tonalità cromatiche che conferiamo agli oggetti e dalle quali siamo toccati, appartengono al regno ostinato dei tentativi che sempre facciamo per plasmare il mondo materiale che ci circonda, per dargli una forma che riteniamo gradevole e nella quale ci ri-conosciamo o ci conosciamo di nuovo. Pertanto, la dimensione estetico-formale delle cose è essa stessa, se ben integrata al complesso delle altre esperienze, una ricerca formativa, evolutiva e di crescita personale che ci conduce lontani dagli albori dell’esperienza di vita. Muovendosi tra le innumerevoli realizzazioni tecnologiche che mettono in forma il colore (che è sempre luce e materia), il presente studio cerca di capire ed approfondire alcune delle possibilità consentite dalle più recenti applicazioni di pellicole multicromatiche di rivestimento, in particolare i rivestimenti a lamine dicroiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.