The chapter is focused on the representation of the relationship between young people and media system in the newspapers. The issue is connected to the processes of socialization, the weakening of the cultural transmission process due to the acceleration of technology and science, the need to identify new categories of interpretation on youth in the contemporary context. Such representations show the signals of a change of irreversible and uncontrollable values, whose the new generations seem victims or protagonists in front of the precariousness of the contemporary living. According to recent sociological interpretations on the contemporary condition of youth (Galimberti, 2009, Bauman 2010), the new generations absorb, they don't check and translate the emotional overload of the multiple social inputs in attitudes biased toward or the individualism or the sociability, often leading in deviance or violence. The young generation is the most over-exposed to excitation and social inputs that come from also the media. The youth internalizes these inputs through a process of continuous accumulation until they explode. The media is the sensory prostheses where people access easily and where they exercise their individualism and their own expertise, especially to vent the overload of sensory input, temporarily feeling a sense of fulfilment and instant control of the surrounding reality and balancing the emotions or the cognitive inputs. This feeling of containment is only temporary, illusory, as it does not intervene in the ethical dimension. The Self-regulation and the ability to check emotions, the ability to manage and communicate them with other spheres of the psyche, including the one cognitive, is that upon which those agencies of socialization, such as school or family, could invest as the preventive action of the same deviance. Through the analysis of some excerpts of newspaper articles about young people, we try to rebuild the relationship among new generations, technologies and deviance in the modern changes, we try to establish the connection between the semantic representations and interpretations of scientific literature on youth in the 'field of Sociology of cultural and communicative processes.

Il capitolo affronta il tema della rappresentazione sulla carta stampata dei giovani in relazione al sistema mediale. Il tema chiama in causa i processi di socializzazione, l’indebolimento del processo trasmissivo culturale a causa dell’accelerazione tecnologica e scientifica, la necessità di individuare nuove categorie interpretative sulla condizione giovanile nel contesto contemporaneo. Tali rappresentazioni lasciano trapelare i segnali di un cambiamento valoriale irreversibile e incontrollabile, di cui sembrano protagoniste-vittime le nuove generazioni di fronte alla precarietà del vivere contemporaneo. Secondo recenti interpretazioni sociologiche sulla condizione giovanile contemporanea (Galimberti, 2009, Bauman 2010) le nuove generazioni assorbono, non controllano e traducono il sovraccarico emotivo dei molteplici input sociali esterni in atteggiamenti sbilanciati verso il pendolo dell’individualismo o verso quello della socialità, spesso sfocianti in devianza o violenza, come scarica di tensione per riequilibrare il proprio stato d’animo. I giovani rappresentano la generazione più sovraesposta a eccitazioni e input esterni, derivanti anche dai mezzi di comunicazione, che interiorizzano attraverso un processo di accumulazione continuo fino ad esplodere per incontinenza degli input inglobati. Il medium rappresenta la protesi sensoriale, di facile accesso e su cui il giovane esercita il proprio individualismo e la propria expertise, per sfogare il sovraccarico di input sensoriali, percependo temporaneamente un senso di appagamento istantaneo e di controllo della realtà circostante riequilibrando gli eccessi emozionali o cognitivi. Tale sensazione di contenimento in ogni caso è solo temporanea, illusoria, in quanto non interviene nella dimensione etica o valoriale del soggetto. L’autoregolazione e la capacità di controllo delle emozioni, la capacità di gestione e comunicazione delle stesse con le altre sfere della psiche, tra cui quella cognitivo razionale, è ciò su cui le stesse agenzie di socializzazione, scuola o famiglia, potrebbero investire, come azione preventiva della stessa devianza. Attraverso l’analisi impressionistica di alcuni stralci di articoli di giornale sui giovani si tenta di ricostruire il rapporto fra nuove generazioni, tecnologie e atti di devianza alla luce dei cambiamenti moderni, facendo dialogare le rappresentazioni semantiche con le interpretazioni sulla condizione giovanile della letteratura scientifica nell’ambito della Sociologia dei processi culturali e comunicativi.

Quel male infido che contagia i giovani / Cortoni, Ida. - ELETTRONICO. - (2012), pp. 329-343.

Quel male infido che contagia i giovani

CORTONI, IDA
2012

Abstract

The chapter is focused on the representation of the relationship between young people and media system in the newspapers. The issue is connected to the processes of socialization, the weakening of the cultural transmission process due to the acceleration of technology and science, the need to identify new categories of interpretation on youth in the contemporary context. Such representations show the signals of a change of irreversible and uncontrollable values, whose the new generations seem victims or protagonists in front of the precariousness of the contemporary living. According to recent sociological interpretations on the contemporary condition of youth (Galimberti, 2009, Bauman 2010), the new generations absorb, they don't check and translate the emotional overload of the multiple social inputs in attitudes biased toward or the individualism or the sociability, often leading in deviance or violence. The young generation is the most over-exposed to excitation and social inputs that come from also the media. The youth internalizes these inputs through a process of continuous accumulation until they explode. The media is the sensory prostheses where people access easily and where they exercise their individualism and their own expertise, especially to vent the overload of sensory input, temporarily feeling a sense of fulfilment and instant control of the surrounding reality and balancing the emotions or the cognitive inputs. This feeling of containment is only temporary, illusory, as it does not intervene in the ethical dimension. The Self-regulation and the ability to check emotions, the ability to manage and communicate them with other spheres of the psyche, including the one cognitive, is that upon which those agencies of socialization, such as school or family, could invest as the preventive action of the same deviance. Through the analysis of some excerpts of newspaper articles about young people, we try to rebuild the relationship among new generations, technologies and deviance in the modern changes, we try to establish the connection between the semantic representations and interpretations of scientific literature on youth in the 'field of Sociology of cultural and communicative processes.
2012
Finzione e mondi possibili. Per una sociologia dell'immaginario
9788862922180
Il capitolo affronta il tema della rappresentazione sulla carta stampata dei giovani in relazione al sistema mediale. Il tema chiama in causa i processi di socializzazione, l’indebolimento del processo trasmissivo culturale a causa dell’accelerazione tecnologica e scientifica, la necessità di individuare nuove categorie interpretative sulla condizione giovanile nel contesto contemporaneo. Tali rappresentazioni lasciano trapelare i segnali di un cambiamento valoriale irreversibile e incontrollabile, di cui sembrano protagoniste-vittime le nuove generazioni di fronte alla precarietà del vivere contemporaneo. Secondo recenti interpretazioni sociologiche sulla condizione giovanile contemporanea (Galimberti, 2009, Bauman 2010) le nuove generazioni assorbono, non controllano e traducono il sovraccarico emotivo dei molteplici input sociali esterni in atteggiamenti sbilanciati verso il pendolo dell’individualismo o verso quello della socialità, spesso sfocianti in devianza o violenza, come scarica di tensione per riequilibrare il proprio stato d’animo. I giovani rappresentano la generazione più sovraesposta a eccitazioni e input esterni, derivanti anche dai mezzi di comunicazione, che interiorizzano attraverso un processo di accumulazione continuo fino ad esplodere per incontinenza degli input inglobati. Il medium rappresenta la protesi sensoriale, di facile accesso e su cui il giovane esercita il proprio individualismo e la propria expertise, per sfogare il sovraccarico di input sensoriali, percependo temporaneamente un senso di appagamento istantaneo e di controllo della realtà circostante riequilibrando gli eccessi emozionali o cognitivi. Tale sensazione di contenimento in ogni caso è solo temporanea, illusoria, in quanto non interviene nella dimensione etica o valoriale del soggetto. L’autoregolazione e la capacità di controllo delle emozioni, la capacità di gestione e comunicazione delle stesse con le altre sfere della psiche, tra cui quella cognitivo razionale, è ciò su cui le stesse agenzie di socializzazione, scuola o famiglia, potrebbero investire, come azione preventiva della stessa devianza. Attraverso l’analisi impressionistica di alcuni stralci di articoli di giornale sui giovani si tenta di ricostruire il rapporto fra nuove generazioni, tecnologie e atti di devianza alla luce dei cambiamenti moderni, facendo dialogare le rappresentazioni semantiche con le interpretazioni sulla condizione giovanile della letteratura scientifica nell’ambito della Sociologia dei processi culturali e comunicativi.
sociologia dell'immaginario; giovani; stampa
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Quel male infido che contagia i giovani / Cortoni, Ida. - ELETTRONICO. - (2012), pp. 329-343.
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