The paper identifies the departures from the law of evidence on summarys judgments

I principi e le regole costituzionali relativi al “giusto processo” penale sono ormai numerosissimi: sicché per il legislatore è diventato assai difficile darne attuazione e ricezione. E rispetto ai così detti “riti speciali” l’ufficio è ancora più arduo: perché in tal caso è anche doveroso evitare di discostarsi irragionevolmente dallo schema ordinario del processo; tutte le regole processuali derogatorie, quindi, non solo devono rispecchiare le norme costituzionali, ma devono anche armonizzarsi con le norme del rito ordinario. In definitiva, nell’intraprendere lo studio dei riti speciali, dal punto di vista del “contraddittorio” e del “diritto alla prova”, il compito è di verificare se – per evenienza - le eventuali minori garanzie previste su questi due fronti siano: direttamente violative dell’art. 111 commi 2, 3, 4 e 5 Cost. nelle parti in cui sono delineate (giudizio di diretta illegittimità di una norma); irragionevoli rispetto alle diverse garanzie attribuite nel rito ordinario (giudizio di eguaglianza-disparità ex art. 3 Cost.); intrinsecamente irragionevoli (giudizio di ragionevolezza in senso stretto). In quest’ultimo caso, poi, il problema risiede soprattutto nella compatibilità costituzionale di quelle norme che risultino lesive di una disposizione costituzionale, ma nel contempo, attuative di un’altra. Si tratta qui di appurare se il bilanciamento operato dal legislatore sia irragionevole, vale a dire se nel caso di specie sia scorretta la scelta “assiologica” di far prevalere un principio costituzionale sull’altro (per esempio il contraddittorio processuale e la ragionevole durata, il contraddittorio nella formazione della prova e il diritto alla prova: l’assenza ovvero la presenza di una certa garanzia potrebbe creare un conflitto fra i citati principi). Il lavoro, allora, prova a tracciare per sommi capi un quadro di riferimento sul principio del contraddittorio e sul diritto alla prova, al fine di accertare in che misura essi siano realizzati nel c.d. riti speciali

Pienezza del contraddittorio e diritto alla prova nei riti speciali / Aprati, Roberta. - STAMPA. - Volume I, Tomo I(2010), pp. 321-358.

Pienezza del contraddittorio e diritto alla prova nei riti speciali

APRATI, ROBERTA
2010

Abstract

The paper identifies the departures from the law of evidence on summarys judgments
2010
La Giustizia penale differenziata - I procedimenti speciali
9788834814161
I principi e le regole costituzionali relativi al “giusto processo” penale sono ormai numerosissimi: sicché per il legislatore è diventato assai difficile darne attuazione e ricezione. E rispetto ai così detti “riti speciali” l’ufficio è ancora più arduo: perché in tal caso è anche doveroso evitare di discostarsi irragionevolmente dallo schema ordinario del processo; tutte le regole processuali derogatorie, quindi, non solo devono rispecchiare le norme costituzionali, ma devono anche armonizzarsi con le norme del rito ordinario. In definitiva, nell’intraprendere lo studio dei riti speciali, dal punto di vista del “contraddittorio” e del “diritto alla prova”, il compito è di verificare se – per evenienza - le eventuali minori garanzie previste su questi due fronti siano: direttamente violative dell’art. 111 commi 2, 3, 4 e 5 Cost. nelle parti in cui sono delineate (giudizio di diretta illegittimità di una norma); irragionevoli rispetto alle diverse garanzie attribuite nel rito ordinario (giudizio di eguaglianza-disparità ex art. 3 Cost.); intrinsecamente irragionevoli (giudizio di ragionevolezza in senso stretto). In quest’ultimo caso, poi, il problema risiede soprattutto nella compatibilità costituzionale di quelle norme che risultino lesive di una disposizione costituzionale, ma nel contempo, attuative di un’altra. Si tratta qui di appurare se il bilanciamento operato dal legislatore sia irragionevole, vale a dire se nel caso di specie sia scorretta la scelta “assiologica” di far prevalere un principio costituzionale sull’altro (per esempio il contraddittorio processuale e la ragionevole durata, il contraddittorio nella formazione della prova e il diritto alla prova: l’assenza ovvero la presenza di una certa garanzia potrebbe creare un conflitto fra i citati principi). Il lavoro, allora, prova a tracciare per sommi capi un quadro di riferimento sul principio del contraddittorio e sul diritto alla prova, al fine di accertare in che misura essi siano realizzati nel c.d. riti speciali
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Pienezza del contraddittorio e diritto alla prova nei riti speciali / Aprati, Roberta. - STAMPA. - Volume I, Tomo I(2010), pp. 321-358.
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