In merito al tema generale complessità del territorio e progetti territoriali, nonché a quello specifico complessità come categoria unificante i progetti territoriali, lo studio della letteratura e l’analisi del dibattito scientifico ci permettono di dire che oggi molte discipline ospitano studiosi e professionisti che assumono i parametri e gli indicatori della sostenibilità come gli elementi strutturali su cui costruire l’impalcato teorico delle loro azioni. Per il nostro campo di azione specifico (architettura, urbanistica, pianificazione) l’analisi sistemica pone una seconda ipotesi che riguarda i valori teorici e progettuali della scala. Mentre le teorie della complessità hanno tutte come elemento fondante la relazione tra gli elementi, e quindi l’interscalarità su cui organizzare lo studio della realtà, i nostri studi disciplinari hanno sempre gestito le differenze tra i diversi approcci, metodi e teorie progettuali, proprio sul valore della scala di indagine e di progettazione: l’architettura, la tecnologia, l’urbanistica, la pianificazione sono spesso individuate con la loro scala specifica di esercizio. I nuovi indirizzi della progettazione ambientale (riferendosi alle teorie sistemiche e della complessità) si attestano su una considerazioni ovvia nell’enunciazione ma non nell’organizzazione e rappresentazione della proposta: l’unità territoriale, qualunque essa sia, si caratterizza ed è descrivibile solo rispetto al complesso delle relazioni interne ed esterne che la classificano come sistema rispetto alla sue parti interne e come subsistema rispetto al sistema generale in cui è compresa.
Complessità del territorio e progetti ambientali / Vendittelli, Manlio. - STAMPA. - (2006).
Complessità del territorio e progetti ambientali
VENDITTELLI, MANLIO
2006
Abstract
In merito al tema generale complessità del territorio e progetti territoriali, nonché a quello specifico complessità come categoria unificante i progetti territoriali, lo studio della letteratura e l’analisi del dibattito scientifico ci permettono di dire che oggi molte discipline ospitano studiosi e professionisti che assumono i parametri e gli indicatori della sostenibilità come gli elementi strutturali su cui costruire l’impalcato teorico delle loro azioni. Per il nostro campo di azione specifico (architettura, urbanistica, pianificazione) l’analisi sistemica pone una seconda ipotesi che riguarda i valori teorici e progettuali della scala. Mentre le teorie della complessità hanno tutte come elemento fondante la relazione tra gli elementi, e quindi l’interscalarità su cui organizzare lo studio della realtà, i nostri studi disciplinari hanno sempre gestito le differenze tra i diversi approcci, metodi e teorie progettuali, proprio sul valore della scala di indagine e di progettazione: l’architettura, la tecnologia, l’urbanistica, la pianificazione sono spesso individuate con la loro scala specifica di esercizio. I nuovi indirizzi della progettazione ambientale (riferendosi alle teorie sistemiche e della complessità) si attestano su una considerazioni ovvia nell’enunciazione ma non nell’organizzazione e rappresentazione della proposta: l’unità territoriale, qualunque essa sia, si caratterizza ed è descrivibile solo rispetto al complesso delle relazioni interne ed esterne che la classificano come sistema rispetto alla sue parti interne e come subsistema rispetto al sistema generale in cui è compresa.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.