Le comunità a microcrostacei (Cladoceri e Copepodi) provenienti dai bacini astatici della Tenuta di Castelporziano sono state analizzate allo scopo di valutarne il ruolo di gruppi e specie indicatrici delle variazioni funzionali di questi biotopi relativamente alla durata dell’idroperiodo, e quindi testarne l’efficacia di utilizzo nel monitoraggio a lungo termine dell’evoluzione idrologica di questi ambienti legata anche ai cambiamenti climatici. I campionamenti condotti su una selezione di 22 biotopi suddivisi in permanenti (o perenni), semi-permanenti e temporanei sulla base delle osservazioni condotte dagli autori in un arco di tempo più che ventennale, della pluriennale esperienza del personale addetto alla Tenuta, nonché dei risultati del censimento delle aree umide condotto durante il progetto SITAC (Sistema Informativo Territoriale Ambientale di Castelporziano, 2001), hanno permesso di costruire una matrice di presenza-assenza delle specie di Cladoceri, Copepodi, Calanoidi e Ciclopoidi, dei biotopi, su cui sono state condotte una serie di analisi statistiche. Complessivamente nelle 22 piscine sono state raccolte 36 specie, di cui 22 Cladoceri e 14 Copepodi, con una maggiore variabilità del numero di specie per piscina dei primi (da 1 a 16) rispetto ai secondi (da 1 a 6). L’analisi delle corrispondenze denota una buona separazione dei 3 gruppi idrologici individuati, con una maggior variabilità nell’ambito degli stagni permanenti, Il test ANOSIM dimostra che tale separazione è statisticamente significativa; non emergono invece correlazioni tra agli assi della CA e la ricchezza specifica. L’analisi delle percentuali di similarità (SIMPER) evidenzia le specie che, all’interno di ciascuna categoria idrologica, determinano la maggior somiglianza tra i biotopi: Eudiaptomus padanus etruscus e Simocephalus vetulus nei permanenti; Alona nuragica, Megacyclops viridis, Simocephalus vetulus e Scapholebris ramneri nei semi-permanenti; Cyclops divergens, Daphnia chevreuxi e Diaptomus serbicus nei temporanei. I risultati di questo lavoro sottolineano come: 1) le serie storiche di dati siano di fondamentale importanza per ottenere una conoscenza il più vicina possibile alla realtà del pool di specie presenti in un’area; 2) Cladoceri e Copepodi presentano un elevato potere discriminante nei riguardi degli ambienti a diverso idroperiodo, risultando ottimi indicatori funzionali; 3) i piccoli bacini ad idroperiodo variabile rivestono un’importanza notevole per la conservazione della biodiversità, ospitando buona parte delle specie presenti in più vaste aree geografiche, oltre ad un insieme di specie esclusive di questi ambienti.

Monitoraggio a lungo termine e conservazione delle acque astatiche: i microcrostacei come bioindicatori funzionali dei cambiamenti del regime idrologico / Marco, Seminara; Vagaggini, D.; Stoch, F.. - STAMPA. - ----(In corso di stampa), pp. ---------.

Monitoraggio a lungo termine e conservazione delle acque astatiche: i microcrostacei come bioindicatori funzionali dei cambiamenti del regime idrologico.

In corso di stampa

Abstract

Le comunità a microcrostacei (Cladoceri e Copepodi) provenienti dai bacini astatici della Tenuta di Castelporziano sono state analizzate allo scopo di valutarne il ruolo di gruppi e specie indicatrici delle variazioni funzionali di questi biotopi relativamente alla durata dell’idroperiodo, e quindi testarne l’efficacia di utilizzo nel monitoraggio a lungo termine dell’evoluzione idrologica di questi ambienti legata anche ai cambiamenti climatici. I campionamenti condotti su una selezione di 22 biotopi suddivisi in permanenti (o perenni), semi-permanenti e temporanei sulla base delle osservazioni condotte dagli autori in un arco di tempo più che ventennale, della pluriennale esperienza del personale addetto alla Tenuta, nonché dei risultati del censimento delle aree umide condotto durante il progetto SITAC (Sistema Informativo Territoriale Ambientale di Castelporziano, 2001), hanno permesso di costruire una matrice di presenza-assenza delle specie di Cladoceri, Copepodi, Calanoidi e Ciclopoidi, dei biotopi, su cui sono state condotte una serie di analisi statistiche. Complessivamente nelle 22 piscine sono state raccolte 36 specie, di cui 22 Cladoceri e 14 Copepodi, con una maggiore variabilità del numero di specie per piscina dei primi (da 1 a 16) rispetto ai secondi (da 1 a 6). L’analisi delle corrispondenze denota una buona separazione dei 3 gruppi idrologici individuati, con una maggior variabilità nell’ambito degli stagni permanenti, Il test ANOSIM dimostra che tale separazione è statisticamente significativa; non emergono invece correlazioni tra agli assi della CA e la ricchezza specifica. L’analisi delle percentuali di similarità (SIMPER) evidenzia le specie che, all’interno di ciascuna categoria idrologica, determinano la maggior somiglianza tra i biotopi: Eudiaptomus padanus etruscus e Simocephalus vetulus nei permanenti; Alona nuragica, Megacyclops viridis, Simocephalus vetulus e Scapholebris ramneri nei semi-permanenti; Cyclops divergens, Daphnia chevreuxi e Diaptomus serbicus nei temporanei. I risultati di questo lavoro sottolineano come: 1) le serie storiche di dati siano di fondamentale importanza per ottenere una conoscenza il più vicina possibile alla realtà del pool di specie presenti in un’area; 2) Cladoceri e Copepodi presentano un elevato potere discriminante nei riguardi degli ambienti a diverso idroperiodo, risultando ottimi indicatori funzionali; 3) i piccoli bacini ad idroperiodo variabile rivestono un’importanza notevole per la conservazione della biodiversità, ospitando buona parte delle specie presenti in più vaste aree geografiche, oltre ad un insieme di specie esclusive di questi ambienti.
9999
Il sistema ambientale della Tenuta presidenziale di Castelporziano.
biodiversità; monitoraggio; idroperiodo
02 Pubblicazione su volume::02a Capitolo o Articolo
Monitoraggio a lungo termine e conservazione delle acque astatiche: i microcrostacei come bioindicatori funzionali dei cambiamenti del regime idrologico / Marco, Seminara; Vagaggini, D.; Stoch, F.. - STAMPA. - ----(In corso di stampa), pp. ---------.
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