Una ricerca svolta dall’autore sulla riorganizzazione dell’armatura urbana e del sistema ambientale, nel quadro degli studi interdisciplinari per la formulazione del Piano di sviluppo della Puglia meridionale. Nel quadro degli studi francesi e italiani di quegli anni la ricerca propone un approfondimento originale del concetto di armatura urbana basato su di una quantificazione di dettaglio (in termini di dimensione, di popolazione servita, di accessibilità) dei servizi urbani e su di una strategia di localizzazione che sostituisce al tradizionale modello gerarchico un modello basato su insiemi urbani di peso equivalente. Così, in luogo delle tradizionali strategie di sviluppo per “poli” o per “direttrici”, si propone di coordinare e integrare, alla luce delle aggregazioni spontanee frutto della storia, le città piccole e medie in sistemi urbani (con una dimensione di popolazione pari a quella di una città media, circa 100-130 mila abitanti) innervati da nuovi “cuori” di attività terziarie, pubbliche e private, così da bilanciare il potere attrattivo delle grandi concentrazioni e offrire opportunità equivalenti di vita in tutto il territorio.
Progetto di assetto del sistema urbano della Puglia meridionale del "Piano di sviluppo della Puglia meridionale” / Cassetti, Roberto; Belfiore, Emanuela. - (1976).
Progetto di assetto del sistema urbano della Puglia meridionale del "Piano di sviluppo della Puglia meridionale”
CASSETTI, Roberto;BELFIORE, Emanuela
1976
Abstract
Una ricerca svolta dall’autore sulla riorganizzazione dell’armatura urbana e del sistema ambientale, nel quadro degli studi interdisciplinari per la formulazione del Piano di sviluppo della Puglia meridionale. Nel quadro degli studi francesi e italiani di quegli anni la ricerca propone un approfondimento originale del concetto di armatura urbana basato su di una quantificazione di dettaglio (in termini di dimensione, di popolazione servita, di accessibilità) dei servizi urbani e su di una strategia di localizzazione che sostituisce al tradizionale modello gerarchico un modello basato su insiemi urbani di peso equivalente. Così, in luogo delle tradizionali strategie di sviluppo per “poli” o per “direttrici”, si propone di coordinare e integrare, alla luce delle aggregazioni spontanee frutto della storia, le città piccole e medie in sistemi urbani (con una dimensione di popolazione pari a quella di una città media, circa 100-130 mila abitanti) innervati da nuovi “cuori” di attività terziarie, pubbliche e private, così da bilanciare il potere attrattivo delle grandi concentrazioni e offrire opportunità equivalenti di vita in tutto il territorio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.