Opera fondamentale per tutti coloro che si occupano di comunicazione – sia essa pubblica o economico-finanziaria, d’impresa o di marca, politica, culturale o non convenzionale - Rumors è, ad oggi, l’unico testo teorico capace di spiegare con chiarezza i meccanismi di formazione e riproduzione delle “voci che corrono”. Dicerie, chiacchiere, indiscrezioni o pettegolezzi non sono altro che varianti del rumor, vale a dire un’informazione non verificata che riguarda un tema d’interesse pubblico e che si diffonde da persona a persona: di fatto, “ciò che si dice in giro” a proposito di qualcuno o qualcosa. Si pensi alle voci, spesso smentite, d’imminenti crack finanziari di questa o quell’altra società quotata, capaci di far crollare le borse, oppure di acquisizioni e joint-venture, in grado, al contrario, di far innalzare i titoli. Oppure, ai rumors ancor più planetari e tragici, vere e proprie leggende metropolitane, sulla fine del mondo, su catastrofi naturali, su intere città rase al suolo dal terremoto. O ancora al cosiddetto “buzz”, che nel mondo web, nei social media e nel marketing non convenzionale, indica oggi l’insieme delle conversazioni attorno a un argomento di interesse comune oppure attorno a un prodotto o una azienda. Il testo, di straordinaria attualità e di grande potere esplicativo ha una chiara dimensione pratica e fornisce gli strumenti per comprendere la genesi dei rumors, il credito che essi riscuotono e, volendo, per crearli ad hoc e farli circolare.
Rumors: Presentazione e nota del traduttore / Minestroni, Laura. - STAMPA. - (2012), pp. 7-26.
Rumors: Presentazione e nota del traduttore
MINESTRONI, LAURA
2012
Abstract
Opera fondamentale per tutti coloro che si occupano di comunicazione – sia essa pubblica o economico-finanziaria, d’impresa o di marca, politica, culturale o non convenzionale - Rumors è, ad oggi, l’unico testo teorico capace di spiegare con chiarezza i meccanismi di formazione e riproduzione delle “voci che corrono”. Dicerie, chiacchiere, indiscrezioni o pettegolezzi non sono altro che varianti del rumor, vale a dire un’informazione non verificata che riguarda un tema d’interesse pubblico e che si diffonde da persona a persona: di fatto, “ciò che si dice in giro” a proposito di qualcuno o qualcosa. Si pensi alle voci, spesso smentite, d’imminenti crack finanziari di questa o quell’altra società quotata, capaci di far crollare le borse, oppure di acquisizioni e joint-venture, in grado, al contrario, di far innalzare i titoli. Oppure, ai rumors ancor più planetari e tragici, vere e proprie leggende metropolitane, sulla fine del mondo, su catastrofi naturali, su intere città rase al suolo dal terremoto. O ancora al cosiddetto “buzz”, che nel mondo web, nei social media e nel marketing non convenzionale, indica oggi l’insieme delle conversazioni attorno a un argomento di interesse comune oppure attorno a un prodotto o una azienda. Il testo, di straordinaria attualità e di grande potere esplicativo ha una chiara dimensione pratica e fornisce gli strumenti per comprendere la genesi dei rumors, il credito che essi riscuotono e, volendo, per crearli ad hoc e farli circolare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.