Questa postfazione teorica mette al centro il processo di razzializzazione degli italiani negli Stati Uniti, ponendo la questione razziale al centro della costruzione dell'identità nazionale italiana. Nata a New York a metà degli anni Sessanta da madre afro americana e padre italo americano, Kym Ragusa è l’incarnazione di innumerevoli conflitti, di desiderio misto a divieto, di amore misto a odio. Nel suo sangue, come dice la stessa autrice, si fondono due gruppi etnici che erano destinati a non incontrarsi mai, anche se abitavano a pochi isolati di distanza; due gruppi tra i quali, come racconta Spike Lee in film quali Jungle Fever e Do the Right Thing, c’erano conflitti così profondi che a volte sfociavano in una spietata violenza. Il discorso su razza e razzismo è articolato da Ragusa in termini che vanno ben oltre le semplici dicotomie bianco/nero, razzista/razzializzato. Per analizzare che cosa abbia voluto dire per lei essere al contempo bianca e nera, far parte di due comunità non soltanto in continuo conflitto tra di loro ma anche entrambe emarginate dalla cultura dominante, ed essere una costante incarnazione di diversità – nera tra i bianchi, bianca tra i neri – Kym Ragusa utilizza, tra le altre, la categoria di razza nelle sue varie articolazioni con il genere, l’etnicità, la sessualità, la classe sociale, la bellezza, la religione e il grado di istruzione, mostrando come raccontare la propria storia soltanto da un punto di vista razziale rischi di diventare una pericolosa essenzializzazione.
Una capacità quasi acrobatica / Romeo, Caterina Stefania. - STAMPA. - (2008), pp. 249-270.
Una capacità quasi acrobatica
ROMEO, Caterina Stefania
2008
Abstract
Questa postfazione teorica mette al centro il processo di razzializzazione degli italiani negli Stati Uniti, ponendo la questione razziale al centro della costruzione dell'identità nazionale italiana. Nata a New York a metà degli anni Sessanta da madre afro americana e padre italo americano, Kym Ragusa è l’incarnazione di innumerevoli conflitti, di desiderio misto a divieto, di amore misto a odio. Nel suo sangue, come dice la stessa autrice, si fondono due gruppi etnici che erano destinati a non incontrarsi mai, anche se abitavano a pochi isolati di distanza; due gruppi tra i quali, come racconta Spike Lee in film quali Jungle Fever e Do the Right Thing, c’erano conflitti così profondi che a volte sfociavano in una spietata violenza. Il discorso su razza e razzismo è articolato da Ragusa in termini che vanno ben oltre le semplici dicotomie bianco/nero, razzista/razzializzato. Per analizzare che cosa abbia voluto dire per lei essere al contempo bianca e nera, far parte di due comunità non soltanto in continuo conflitto tra di loro ma anche entrambe emarginate dalla cultura dominante, ed essere una costante incarnazione di diversità – nera tra i bianchi, bianca tra i neri – Kym Ragusa utilizza, tra le altre, la categoria di razza nelle sue varie articolazioni con il genere, l’etnicità, la sessualità, la classe sociale, la bellezza, la religione e il grado di istruzione, mostrando come raccontare la propria storia soltanto da un punto di vista razziale rischi di diventare una pericolosa essenzializzazione.File | Dimensione | Formato | |
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