L’articolo individua il lessico come un fattore determinante per lo sviluppo dell’apprendimento in L2. La sua centralità deriva da considerazioni sia di ordine teorico sia di ordine comunicativo. Per dare un ordine alla complessa didattica lessicale, il criterio dell’uso viene indicato come quello più adeguato. Utilizzando a tal fine le marche d’uso individuate da De Mauro per il Gradit (Grande dizionario dell’uso del Novecento), l’articolo illustra un percorso didattico che tiene conto delle esigenze comunicative degli apprendenti e della necessaria gradualità dello sviluppo lessicale in L2. In particolare si evidenzia il ruolo del Vocabolario di base come strumento-obiettivo, evidenziando tuttavia i limiti. In particolare, si evidenzia l’opportunità di dare specifico rilievo alle locuzioni polirematiche, alla variazione sinonimica e al meccanismo di derivazione come efficaci proposte per l’arricchimento della competenza lessicale, che quindi dovrebbero trovare adeguato spazio anche all’interno dei testi per la didattica della L2. Vengono poi illustrati gli indici di leggibilità Flesch e Gulpease come strumenti utili per avere indicazioni sulla complessità dei testi e forniti indicazioni utili per la produzione di testi chiari e comprensibili per la didattica dell’italiano L2.
Lessico di base e indici di leggibilità per l’analisi e la produzione di testi per la didattica dell’italiano L2 / DE RENZO, Francesco. - STAMPA. - (2011), pp. 183-202.
Lessico di base e indici di leggibilità per l’analisi e la produzione di testi per la didattica dell’italiano L2
DE RENZO, Francesco
2011
Abstract
L’articolo individua il lessico come un fattore determinante per lo sviluppo dell’apprendimento in L2. La sua centralità deriva da considerazioni sia di ordine teorico sia di ordine comunicativo. Per dare un ordine alla complessa didattica lessicale, il criterio dell’uso viene indicato come quello più adeguato. Utilizzando a tal fine le marche d’uso individuate da De Mauro per il Gradit (Grande dizionario dell’uso del Novecento), l’articolo illustra un percorso didattico che tiene conto delle esigenze comunicative degli apprendenti e della necessaria gradualità dello sviluppo lessicale in L2. In particolare si evidenzia il ruolo del Vocabolario di base come strumento-obiettivo, evidenziando tuttavia i limiti. In particolare, si evidenzia l’opportunità di dare specifico rilievo alle locuzioni polirematiche, alla variazione sinonimica e al meccanismo di derivazione come efficaci proposte per l’arricchimento della competenza lessicale, che quindi dovrebbero trovare adeguato spazio anche all’interno dei testi per la didattica della L2. Vengono poi illustrati gli indici di leggibilità Flesch e Gulpease come strumenti utili per avere indicazioni sulla complessità dei testi e forniti indicazioni utili per la produzione di testi chiari e comprensibili per la didattica dell’italiano L2.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.