The interview was an opportunity for a meeting with two of the main representatives of the new generation of Japanese architects. The elusive uncertainty and ambiguity that characterize their works (and that often wrap their answers) derives from being attentive observers of a reality in which the subtle differences that distinguish us and the presence of ever more numerous transitional spaces, do not allow us to preserve strong principles and individualities.
L’intervista ha costituito l’opportunità di un incontro con due dei principali rappresentanti della nuova generazione di architetti giapponesi. La sfuggente incertezza e ambiguità che caratterizzano i loro lavori (e che avvolgono spesso le loro risposte) deriva dall’essere osservatori attenti di una realtà in cui le sottili differenze che ci contraddistinguono e la presenza di sempre più numerosi spazi di transizione, non ci permettono di conservare principi e individualità forti.
Ventotto domande a Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa / Spita, Leone. - STAMPA. - 21:(2003), pp. 1-64.
Ventotto domande a Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa
SPITA, Leone
2003
Abstract
The interview was an opportunity for a meeting with two of the main representatives of the new generation of Japanese architects. The elusive uncertainty and ambiguity that characterize their works (and that often wrap their answers) derives from being attentive observers of a reality in which the subtle differences that distinguish us and the presence of ever more numerous transitional spaces, do not allow us to preserve strong principles and individualities.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.