Nel volume curato da Dorita Hannah (editor) e Olav Harsløf (editor) un gruppo di artisti internazionali, architetti, scenografi, e teorici dell’arte hanno ad esplorare le dinamiche della progettazione legate alla realizzazione del performance design. I saggi teorici e i progetti realizzati offrono una gamma vivace e stimolante di espressioni performative attraverso differenti discipline e mostrano come gli artefatti di design gli oggetti, i materiali, le immagini egli ambienti creati sono inestricabilmente legati alle realizzazioni attraverso nozioni dicomposizione. La progettazione di una performance si presenta come una pratica estetica che, attraverso il ruolo partecipativo di un pubblico co-creativo, fornisce uno strumento critico di riflessione su diverse visioni del mondo della creazione. Il saggio legato al Memory Project, ripercorre le fasi progettuali dell’allestimento realizzato ad Amsterdam nel 2000 con Arnold Dreyblatt. L’istallazione interattiva è stata presentata nel corso di tre settimane al Felix Meritis. Basata sulle biografie apparse nell’ Who's Who in Central & East Europe 1933 ha coinvolto più di 550 personalità della cultura della città ospitante come lettori dei files. Al centro dell’edificio una monumentale struttura alloggiava schermi da retroproiezione Altuglas capaci di restituire, in tempo reale, tutte le informazioni lette dagli ospiti, parte dell’immenso database “messo in scena”.
The memory project reorganising the visible / Ruzza, Luca. - STAMPA. - 1(2008).
The memory project reorganising the visible
RUZZA, LUCA
2008
Abstract
Nel volume curato da Dorita Hannah (editor) e Olav Harsløf (editor) un gruppo di artisti internazionali, architetti, scenografi, e teorici dell’arte hanno ad esplorare le dinamiche della progettazione legate alla realizzazione del performance design. I saggi teorici e i progetti realizzati offrono una gamma vivace e stimolante di espressioni performative attraverso differenti discipline e mostrano come gli artefatti di design gli oggetti, i materiali, le immagini egli ambienti creati sono inestricabilmente legati alle realizzazioni attraverso nozioni dicomposizione. La progettazione di una performance si presenta come una pratica estetica che, attraverso il ruolo partecipativo di un pubblico co-creativo, fornisce uno strumento critico di riflessione su diverse visioni del mondo della creazione. Il saggio legato al Memory Project, ripercorre le fasi progettuali dell’allestimento realizzato ad Amsterdam nel 2000 con Arnold Dreyblatt. L’istallazione interattiva è stata presentata nel corso di tre settimane al Felix Meritis. Basata sulle biografie apparse nell’ Who's Who in Central & East Europe 1933 ha coinvolto più di 550 personalità della cultura della città ospitante come lettori dei files. Al centro dell’edificio una monumentale struttura alloggiava schermi da retroproiezione Altuglas capaci di restituire, in tempo reale, tutte le informazioni lette dagli ospiti, parte dell’immenso database “messo in scena”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.